La Spagna si sta dividendo sulla amnistia che Pedro Sanchez, premier socialista di Madrid, ha inserito nel programma del suo nuovo governo per avere l’appoggio dei partiti indipendentisti catalano e basco: vengono riammessi alla vita pubblica gli esponenti che portano al referendum secessionista ed ex membri dell’organizzazione terroristica ETA. L’accordo politico ha suscitato una grande polemica politica e molti consumatori hanno deciso di esprimere anche negli acquisti di vino di fine d’anno il proprio dissenso da Sanchez. A farne le spese sono i produttori di Cava catalani (che hanno in Madrid il loro primo mercato) a tutto vantaggio dei produttori di altre regioni vinicole spagnole come Castilla y León.

Castilla y Leon, cresce la domanda della GDO

O come i produttori di Rueda che sperano di vendere più di 132.000 bottiglie di spumante in questo periodo: alcuni dei grandi supermercati nazionali stanno estendendo i loro ordini per mettere questi prodotti sui loro scaffali. La Denominazione di Origine Rueda è all’avanguardia in questo segmento in Castilla y León, anche se le sue oltre 132.000 bottiglie rappresentano solo lo 0,1% delle vendite totali della regina della Denominazione che vanta una produzione di quasi 108 milioni di bottiglie: le cantine produttrici sono sparse, appunto, nella  di Ribera del Duero, El Bierzo e Rueda

Con sei cantine focalizzate sulla produzione di spumanti,  il numero totale di bottiglie commercializzate è passato dalle 112.600 del 2022 alle 132.744 previste per quest’anno. Il direttore generale del Consiglio regolatore della denominazione, Santiago Mora, afferma che, nonostante la produzione sia di piccola quantità, ha una grande qualità, poiché si rivolge anche al mercato internazionale dopo molti anni di esperienza e lavoro.

Palacio de Bornos annuncia una crescita nelle vendite di spumanti, a base verdejo, in una forchetta fra il 5  e il 10%. Il suo direttore commerciale, Juan Luis García, assicura che, da novembre, hanno notato un aumento degli ordini da parte dei grandi supermercati per fare scorta di prodotto a fronte di un possibile calo delle vendite di cava catalano. Tutto ciò significa che lo spumante di Castilla y León si può trovare in luoghi e regioni che in altri anni non erano così, chiarisce.

Sebbene García ammetta di non aver avuto in mente questa possibile situazione a causa della questione catalana, alcune catene hanno anticipato gli eventi a fronte di una presunta reazione dei consumatori iberici e nelle prime tre settimane di dicembre c’è un grande impulso agli acquisti e agli ordini e nell’ospitalità.

Nella zona della Ribera del Duero, c’è la cantina biodinamica Torremilanos, con le referenze Peñalba López Cava Brut Nature e Peñalba López Cava Brut Nature Rose, essendo le uniche in Castilla y León con la Denominazione di Origine Cava, che è fatta con il 90% di Viura e il 10% di Chardonnay, anche se la prima annata in cui il cava è stato prodotto alla Finca Torremilanos è nel 1979. Il direttore qualità di Torremilanos, Ricardo Peñalba, sottolinea che non effettuano tirature elevate, la previsione è di 31.700 bottiglie, in quanto si tratta di un prodotto di alta qualità e limitato in base alla disponibilità dei raccolti precedenti, che ne evidenzia il valore storico e la sua evoluzione e miglioramento. “L’esperienza è la madre della scienza e gli spumanti di oggi non hanno nulla a che fare con i loro predecessori anni fa”, dice.

Dalla DO Cigales si fa notare che la produzione di vini spumanti è consentita, sotto la tutela della Denominazione di Origine, dal 2011, anche se, ad oggi, nessuna cantina lo porta sul mercato. Ciononostante, Sinforiano, con sede a Mucientes (Valladolid), ha deciso di intraprendere il progetto ed è in fase di test, la cui previsione è di generare circa 15.000 bottiglie entro il 2024 per continuare ad aprire il mercato con diversi tipi e varietà, sottolineano.

Come per altre denominazioni, anche la DO Toro non copre la produzione di vini spumanti, anche se ci sono quattro cantine nella zona in cui producono questo tipo di vino, anche se, in questo caso, sotto il sigillo di Vinos de la Tierra de Castilla y León.

La DO Bierzo non prevede la produzione di vini spumanti, sebbene ci siano diverse cantine nella zona che mettono in vendita questo tipo di vino, anche se senza la “striscia del consiglio regolatore”. Sono Prada a Tope, con produzioni praticamente invariate ogni anno, con 15.000 bottiglie; Bodegas Godelia, con 5.500, circa 500 in meno rispetto agli anni precedenti; e Vinos del Bierzo, dove si trova la Cooperativa Cacabelos, con 800; mentre la Cooperativa de Camponaraya mette sul mercato circa 14.500 bottiglie, tra un bianco semisecco e un rosé brut.