Gli Italiani lo snobbano; dopo i grandi amori del passato, oggi il Novello occupa soltanto piccoli scaffai nella GDO, il mega-cliente che ne ha fatto le fortune e ne ha decretato la sventura, usandolo come prodotto-civetta svalutandone clamorosamente la percezione. Ad oggi, soltanto pochi produttori ancora perdono tempo con la macerazione carbonica nonostante il potenziale economico di un prodotto che potrebbe raddoppiare le vendite di fine anno.  Ma se gli Italiani non lo amano più come un tempo, Inglesi e Francesi (più i Giapponesi) non intendono rinunciare al fascino del “primo vino”  dell’anno e se i produttori italiani latitano, ecco che c’è chi è pronto a sostituirli.

Ad esempio, i produttori locali. Nel Regno Unito, le tenute vinicole dell’ Herefordshire e del Kent stanno cercando di risvegliare il mercato: Sixteen Ridges  ha annunciato il lancio del suo nouveau la scorsa settimana dopo che nel 2019 era stata testata una prima piccola produzione: quest’anno, visti i risultati, fornirà la catena di supermercati Waitrose.

Realizzati con macerazione carbonica, questi i vini giovani e fruttati, che sono fatti in tutto il mondo ma sono tradizionalmente associati al Beaujolais, vengono venduti poco dopo il completamento della fermentazione. Piuttosto che schiacciare per poi fermentare, la tecnica vede interi grappoli di uva posti in serbatoi sotto una coperta di anidride carbonica, che avvia la fermentazione intracellulare. Questo si traduce in vini fruttati dal corpo leggero, che sono spesso distinti da aromi di ciliegia  e gomma da masticare.

Ma mentre a Beaujolais i viticoltori fanno il loro nouveau con il vitigno Gamay, Sixteen Ridges ha optato per Pinot Noir Précoce, una mutazione che matura da due a tre settimane prima del Pinot Nero standard. Raccolte quest’anno a metà settembre, una delle prime vendemmie registrate del vigneto, le uve hanno raggiunto i livelli perfetti di maturazione con abbastanza tempo per fermentare per un imbottigliamento per novembre. Come da tradizione a Beaujolais, il vino sarà in vendita il terzo giovedì di novembre e sarà disponibile a Waitrose.

Ad unirsi a Sixteen Ridges è anche la cantina del Kent,  Hush Heath Estate, che rilascerà il suo vino un giorno prima mercoledì 18 novembre. Chiamato Balfour Nouveau, il vino è fatto realizzato con un clone della Borgogna  di Pinot Nero vendemmiato lo scorso il 23 settembre. Hush Heath ha prodotto 1.000 bottiglie del suo Balfour Nouveau, che sono state brevemente invecchiate in nuove botti di rovere francese e americano. Tanto per capirci, le bottiglie sono disponibili a 20 dollari a bottiglia, con alcuni Jeroboams in vendita per 100 dollari. Soltanto in Italia, insomma, il vino novello non è un buon affare…