(di Bernardo Pasquali). Pandemia, guerra e inevitabile crisi della ristorazione non hanno fermato la crescita di Ferrowine. Giovanni Ferro, CEO della Distribuzione di Castelfranco Veneto (TV), ha dovuto lottare non poco, con i suoi collaboratori, per portare a casa questo risultato.
“L’80% del nostro ricavo è generato dalle vendite nel Canale Horeca- afferma Giovanni Ferro – e quindi la chiusura di tutte le attività di ospitalità hanno inciso pesantemente sui nostri bilanci”. L’azienda negli ultimi dieci anni ha realizzato importanti investimenti in immobili e soprattutto la realizzazione di due iconiche enoteche, Ferrowine Castelfranco nel 2014 e Ferrowine Jesolo nel 2019. Soprattutto per quest’ultima, quindi, l’avvio non è stato certamente facilitato.
“Dal punto di vista finanziario abbiamo dovuto pianificare minuziosamente tutte le attività utilizzando tutti gli strumenti e le agevolazioni messe a disposizione dal governo. È stato un lavoro attento di programmazione di tutte le attività legate agli acquisti, alla distribuzione e alla vendita“.
Ferrowine, più di 9000 referenze
Sono 3500 etichette di vino, 3800 spirits e 450 birre, quello che compone il catalogo Ferrowine. Oltre a ciò si aggiungono prodotti delle categorie acqua, bibite, succhi di frutta e alcune eccellenze del food. A gestire i piani strategici di sviluppo della distribuzione il Direttore Davide Simeoni che, con il suo arrivo, ha accelerato le performances aziendali. “Oggi – afferma Simeoni – abbiamo 15 agenti e 6 specialist di categoria (Vino, Birra e Spirits) che operano nella regione Veneto oltre a 2 collaboratori focalizzati su Roma e Firenze. Da novembre 2020, inoltre, abbiamo investito nel canale della vendita online con un ottica di servizio e presenza omnichannel e ne abbiamo constatato una crescita costante“
Dal 2022 la vera ripartenza
“Il 2022 è stato a tutti gli effetti l’anno della ripartenza sia da un punto di vista strategico sia dal punto di vista economico. Abbiamo superato le performance del 2019 segnando un incremento del 29% e del 39% rispetto il 2021” – afferma Giovanni Ferro. ” I primi mesi del 2023 segnano una continuità rispetto il 2022 con un andamento molto positivo della categoria vino e Spirits e una interessante ripresa della birra“.
E’ cambiato il modo di acquistare il vino
“È cambiato il modo di ACQUISTARE il vino. Sono cambiati il percorso di scelta dei momenti di consumo e le motivazioni di consumo. Avevamo ben chiaro – afferma Simeoni – che, dopo il tremendo periodo del covid, il consumatore sarebbe stato quasi ossessionato dalla ricerca di una miglior resa per la spesa. Avrebbe cercato prodotti e luoghi di consumo che restituissero la miglior esperienza possibile in termini di degustazione sensoriale e interazione sociale. Il risultato è stata una forte concentrazione di consumo su determinati locali, definiti sexy e attraenti, per la loro proposta dei prodotti e la loro instagrammabilità. Ci siamo focalizzati, quindi, strategicamente, nel coinvolgere tutta la clientela verso questi nuovi paradigmi commerciali. Abbiamo analizzato in profondità la loro offerta e trovato soluzioni che fossero in linea con il nostro postulato.
Per Ferrowine i vini, in generale, saranno sempre più prodotti di ricerca e sempre meno di Marca: Cerchiamo storytelling sostanziali e principalmente un ritorno al frutto e alla terra. Saranno fondamentali sincerità e coerenza oltre alla ricerca di stili più pop e contemporanei”.
E il vino naturale?
“Da 4 anni circa abbiamo iniziato un percorso di ricerca specifica in questo senso. DadaWine è Il nostro catalogo dedicato ai vini naturali e sta diventando il veicolo di ricerca più frequente per i ricercatori di sensazioni. Il numero di clienti che manifestano interesse verso il fenomeno è in continua crescita ed entro il 2023 coinvolgerà il 40% degli stessi”.
Cos’è ciò che vi distingue?
“Crediamo sia proprio la nostra mission. Essere il miglior partner per chi desidera evolvere la proprio attività. Ferrowine -continua Giovanni Ferro – è continuamente indirizzata alla ricerca di prodotti e servizi che siano un contributo agli scopritori evoluti. Questo ci ha aiutato a costruire un portfolio di oltre 9000 articoli e un’ampia gamma di servizi per la crescita e formazione del personale.