(di Bernardo Pasquali). Sarà l’edizione più importante nella storia di Cibus negli ultimi 20anni. La definisce, senza mezze misure, così, il Presidente di Federalimentare Ivano Vacondio. “ Lo rivendicherò anche durante la nostra Assemblea che si terrà il 3 maggio in fiera – afferma Vacondio – In questa edizione Cibus consolida il nuovo ruolo che ha il cibo; un ruolo che è stato messo in evidenza soprattutto negli ultimi 7 – 8 mesi e che, è diventato strategico da quando è partita la guerra in Ucraina”. Il mondo del cibo italiano si riprende, dunque, una dignità che aveva un pò perso e lo fa anche politicamente. “Come industria alimentare – continua Vacondio – abbiamo portato nel mondo una immagine Paese straordinaria, eccellenze straordinarie, uno stie ed un lifestyle tutto italiano che ha contribuito anche a sviluppare fenomeni sempre più importanti di incoming di turismo gastronomico”.

Si dovrà puntare sempre di più sull’internazionalizzazione delle nostre aziende

Purtroppo i dati demografici del nostro paese evidenziano una stagnazione della crescita della popolazione, addirittura un arretramento. Inoltre la popolazione invecchia ed esce da una pandemia che l’ha falcidiata. Questi dati devono far propendere verso un impegno da parte di tutte le aziende e le istituzioni verso una sostanziale internazionalizzazione e un consolidamento del mercato estero. Cibus aiuterà le aziende in questo con i moltissimi buyers che parteciperanno, soprattutto dall’Europa, Germania, Francia e Nordix Area. Anche dagli USA si prevedono numeri importanti di buuers. Non ci saranno cinesi ma gli asiatici provenienti da aree come Vietnam, Corea del Sud, Thailandia, Taiwan ecc…saranno molti.

Dal 3 al 6 maggio a Parma

Sarà un’edizione con molte iniziative che coinvolgeranno la città e l’hinterland produttivo parmense. I Buyers verranno portati a visitare le principali realtà agroalimentare produttive della Food Valley e saranno organizzati anche incontri con i principali gruppi della GDO e gli emergenti più piccoli ma virtuosi.

Andare oltre le rappresentanze per fare squadra

Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, continua dicendo che “in questo Paese le rappresentanze sono un pò confuse. Da una parte la GDO, dall’altra il mondo agricolo con tutte le sue organizzazioni. Alla fine l’unico che può parlare in generale del mondo agroalimentare è Federalimentare perchè il suo ruolo comprende tutta la filiera. Il nostro è un ruolo che deve aiutare tutte queste sigle, confederazioni, rappresentanze a giocare una sola partita e fare squadra!

Il programma di CIBUS 2022

lo ha presentato il CEO di Parmafiere Antonio Cellie. “E’ il mio settimo CIBUS – afferma il Presidente – e sono consapevole che sarà un’edizione di grande prestigio per il ruolo che sta assumendo il settore agroalimentare italiano nel mondo. Sarà un’edizione ricca di appuntamenti fondamentali anche per Federalimentare nostro socio azionista e per ICE, con due convegni molto importanti con la presenza del Ministro Patuanelli e dei rappresentanti comunitari del settore. Sarà un’edizione con moltissimi europei e americani. Avremo per la prima volta tutti i buyers Carrefour Francia in Italia. La Germania sta arrivando in massa come non si era mai visto. Anche il Sudamerica e i paesi asiatici ci saranno e quindi ci aspettiamo un’edizione della ripresa vera!”.

Un nuovo Cibus Connect

Il Presidente Antonio Cellie è stato punzecchiato dalla stampa riguardo la possibile fusione con Tuttofood di Milano e la prossima edizione di Cibus Connect che lascerà Cibus biennale. “Sarà un’edizione che andrà in sintonia con altre manifestazioni italiane già presenti come Vinitaly ecc…Cibus Connect infatti il prossimo anno sarà agganciato anche alla grande fiera dei vini di Verona come periodo di svolgimento; inoltre creeremo delle piccole estensioni di Cibus in alcune delle realtà più importanti ed organizzate della filiera agroalimentare italiana, come ad esempio in Piemonte, Napoli, Veneto. In questo modo i buyers che arriveranno in Italia anche per Vinitaly, potranno allungare la loro permanenza e seguire anche il settore food di eccellenza con il Connect di Parma, e e le altre estensioni che organizzeremo in alcuni distretti fieristici in Italia”.