Affinare, studiare, conservare i vini sott’acqua, non come semplice cantinamento. Nelle gabbie che si sono estratte da Peschiera Maraglio, nello splendido contenitore del Sebino, a Montisola, l’11 giugno scorso, Alex Belinghieri, titolare dell’Agricola Vallecamonica, ha battuto un record assoluto: 60 mesi di permanenza nel lago d’Iseo dell’annata 2016 del Nautilus CruStorico, un Blanc de Noirs Pas Dosé, : 6480 bottiglie da 75 cl, 216 magnum da 1,5 litri e 30 jeroboam da 3 litri.

Le operazioni effettuate dalla squadra di subacquei specializzati di Monte Isola e del Sebino hanno visto inoltre la posa dell’annata 2021: 3840 bottiglie da 75 cl e 80 magnum da 1,5  litri. Alcune bottiglie estratte sono state degustate dopo la sboccatura a la volèe. Di qui andranno in cantina, per proseguire con l’ultima fase dell’affinamento, prima dell’immissione del tappo sughero e quindi in commercio, prevista per fine anno.

L’idea nasce nel 2010 e il protagonista è Alex Belinghieri di Agricola Valle Camonica (vinivallecamonica.com) che ha recuperato numerosi antichi terrazzamenti in media valle: uve autoctone, spesso provenienti da ceppi centenari e di cui si conosce solo il nome in lingua locale: Valcamonec, Hibebo, Gratù.

«Ciò favorisce un aspetto importante per la mia azienda: la biodiversità» spiega il vignaiolo della montagna camuna. Questo metodo innovativo, che offre il vino affinato in acqua dolce più longevo, sinora, del mondo,  consente di evolvere le sue caratteristiche grazie a fattori fisici unici, alcuni dei quali difficilmente riproducibili in cantina. La cantina lacustre a 40 metri sotto la superficie d’acqua ha infatti il pregio di mantenere il vino a temperatura costante di 5 gradi, in assenza totale di luce e pressione costante. Al vino non vengono aggiunti zuccheri per mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche ed esaltare le peculiarità delle annate.  Niente paura per chi si è perso questa esperienza.

Nel 2023 verranno recuperate dal lago Aviolo a 1930 metri nel Parco Regionale dell’Adamello le bottiglie di Estremo Adamadus, l’unico vino da vitigni Piwi (resistenti alle malattie fungine che producono uve libere da trattamenti, uve che regalano vini puri, puliti e rispettosi della materia) affinato in un lago in quota. Ai piedi dell’Adamello sta maturando la vendemmia 2016 e vale la pena mettere già da ora in calendario l’appuntamento della prossima estate.