(di Sara Falchetto)

Dal 18 al 20 luglio 2025, la Calabria torna protagonista con la nuova edizione di “Vinitaly and the City 2025– Calabria in Wine”, l’evento diffuso firmato Vinitaly che unisce vino, territorio, cultura e identità. Dopo il successo dello scorso anno, la manifestazione ritorna nella suggestiva cornice del Parco Archeologico di Sibari, per un’esperienza immersiva che fonde storia millenaria ed eccellenze contemporanee.

L’Enoteca del Mediterraneo nel cuore della Magna Grecia

Nel Parco del Cavallo sorgerà la grande Enoteca del Mediterraneo, che ospiterà i migliori vini calabresi. I visitatori potranno assaporare etichette provenienti da tutte le province, raccontate direttamente dai produttori in un viaggio che va dalla vigna al calice, tra colline, alture e coste.

La Calabria, che i Greci anticamente chiamavano Enotria – ovvero “Terra del Vino” – custodisce un patrimonio enologico tra i più ricchi d’Europa, con oltre 350 varietà vitivinicole. Dai bianchi autoctoni – come Pecorello, Greco Bianco, Mantonico, Guarnaccia – ai rossi strutturati – come Magliocco, Gaglioppo, Greco Nero e Nocera – i vini calabresi si presentano in molteplici declinazioni: fermi, spumanti e passiti.

Vinitaly and the City 2025: un ritorno che è anche un simbolo

“Vinitaly and the City a Sibari rappresenta molto più di un evento dedicato al vino: è l’esempio concreto della missione di Veronafiere come piattaforma commerciale, istituzionale e culturale” – ha dichiarato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. “Il ritorno in Calabria, grazie al lavoro di squadra con la Regione, l’Assessorato all’Agricoltura, l’Arsac e i Parchi archeologici di Crotone e Sibari, testimonia l’efficacia di un dialogo costruttivo tra enti, imprese e comunità locali, con l’obiettivo condiviso di valorizzare le eccellenze italiane in scenari unici, dove storia e tradizione vitivinicola millenarie si incontrano”.

Il ricco programma di Vinitaly and the City 2025

Il programma si apre venerdì 18 luglio con due appuntamenti di altissimo profilo. Alle ore 20:00 si terrà la masterclass “Bianchi identitari calabresi”, una selezione curata dei migliori bianchi regionali, presentata da Gianfranco Manfredi e Antonio Fusco di AIS Calabria. A seguire, alle 21:15, sarà il momento di “Magna Grecia Metodo Classico: perle del Sud”, un viaggio tra le bollicine del Mezzogiorno guidato da Helmuth Köcher, fondatore del Merano Wine Festival, e dal giornalista Marco Sciarrini.

Sabato 19 luglio sarà all’insegna dell’eccellenza calabrese. Alle 19:30 i riflettori saranno puntati su “Iconic Calabrian Wines”, un percorso tra le etichette simbolo della regione, narrato da Domenico Pate e Fabio Angilica. Subito dopo, spazio all’anima più autentica e forse meno nota del territorio, con “Vini Reggini: l’altra Calabria”, tra Greco, Bivongi e identità grecanica, raccontati da Luciano Pignataro. Alle 22:00 sarà celebrato un grande classico: il Cirò e il vitigno Gaglioppo, attraverso la narrazione di Luca Gardini. La serata si concluderà alle 23:15 con “Metodi antichi, sapori eterni”, una verticale dedicata al Moscato di Saracena, presidio Slow Food, guidata da Paolo Massobrio.

Domenica 20 luglio sarà dedicata alla narrazione del territorio e al dialogo tra i sensi. Alle 19:30 prenderà il via “Calabria Straordinaria”, un viaggio guidato da esperti FISAR tra le eccellenze vitivinicole della regione. Alle 20:45 ci si sposterà nell’universo dell’olio con “Viaggio tra i territori dell’olio calabrese”, a cura di Vincenzo Cilona e Pino Giordano dell’Arsac. Alle 21:45 si esploreranno “Tre modi di vedere i vini bianchi del Sud”, tra vulcani, alture e mari, insieme a Nicola Campanile e Marco Sciarrini. A chiudere la serata, alle 23:00, sarà “Terre di Cosenza DOP: un territorio, una vocazione”, con il racconto di Luca Grippo.

Ad accompagnare il pubblico per tutta la durata dell’evento ci saranno anche i Wine Talk quotidiani con Sissi Baratella, enologa e divulgatrice enogastronomica, che guiderà i partecipanti in un viaggio “coast to coast” attraverso la Calabria del vino, da nord a sud, calice alla mano.