(di Enzo Russo) Sull’onda dei successi riportati in Svezia e Norvegia, l’Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi,  ha replicato l’evento istituzionale annuale a Milano con le 18 aziende che ne fanno parte, presso il ristorante L’Alchimia dove si sono potuti degustare 18 vini con un menù stellare dove i protagonisti della tavola hanno espressosi il meglio delle loro qualità organolettiche con profumi e sapori unici. Ma l’occasione  dell’evento è stata   la consegna del premio internazionale che, da diversi anni, il gruppo attribuisce a una firma del giornalismo internazionale di settore che si è particolarmente contraddistinta nella divulgazione del vino italiano di qualità a livello mondiale.

Dopo Burton Anderson, Jens Priewe e Monica Larner è stata la volta di James Suckling a ricevere, dalle mani del Presidente Piero Mastroberardino, l’ambito riconoscimento.

“James Suckling rappresenta da anni un punto di riferimento essenziale nella comunicazione di settore – ha spiegato Piero Mastroberardino, Presidente di Istituto Grandi Marchi – al punto da essere collocato da una testata importante come Forbes nel gotha dei più influenti critici enologici al mondo. Il nostro premio vuole essere appunto un riconoscimento alla sua attività di divulgatore dei vini di qualità in generale e di quelli italiani e dei territori che questi vini esprimono in particolare. Un impegno, il suo, assolutamente in linea con la mission che IGM persegue sin dalla sua fondazione e che ha come base quella di promuovere il meglio della nostra produzione presso i mercati internazionali”.

Nell’incontro milanese, è stato annunciato l’ingresso della Tenuta San Leonardo nella squadra IGM. La cantina trentina entra quindi a far parte di una compagine che l’anno prossimo festeggerà i venti anni di attività, caratterizzati dallo sforzo comune di 18 grandi famiglie, accomunate dall’obiettivo di promuovere la cultura del vino di qualità italiano nel mondo.

“Cultura, passione ma certamente anche imprenditorialità ai più alti livelli – ha sottolineato Mastroberardino – come testimoniano i numeri che raccontano di un fatturato che, unendo le diverse realtà, nel 2022 ha superato i 600 milioni, che rappresenta il 4,3% dell’intero giro d’affari del vino tricolore, con un valore all’estero che si attesta intorno ai 350 milioni di euro e una presenza rilevante sui principali mercati internazionali”.

In attesa del 2024, anno che vedrà l’Istituto festeggiare le due decadi di vita, IGM si avvia a chiudere il 2023 con altri importanti appuntamenti, primi tra tutti quelli su due fondamentali riferimenti economici come Stati Uniti e Canada. A completare la serata i membri del Gruppo Giovani dell’Istituto Grandi Marchi che saranno attivi con proprie attività autonome e che saranno i protagonisti del futuro delle aziende associate all’Istituto.

James Suckling è uno dei critici enologici più autorevoli del momento. E’ stato per quasi 30 anni Senior Editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator. Forbes di recente ha definito lo scrittore “uno dei più influenti critici enologici al mondo”.

Nato nel 1958 a Los Angeles, in California, ha studiato Scienze Politiche e Giornalismo.

Con una media annuale di circa 4.000 valutazioni di vini, James Suckling è uno dei critici enologici più attivi al mondo. Si occupa principalmente di vini di Borgogna,  di Porto e   di vini italiani.

L’Istituto del Vino Italiano di Qualità è stato costituito nel 2004; riunisce Marchi dalla forte identità territoriale, in grado di rappresentare dentro e fuori i confini nazionali la tradizione e l’innovazione enologica Made in Italy, ognuno con le proprie peculiarità. Ciascuna cantina si distingue per gli elevati standard qualitativi dei prodotti e l’immagine fortemente riconoscibile a livello interno e internazionale.

Insieme esprimono un fatturato di circa 600 milioni di euro (il 4,3% del giro d’affari totale del vino italiano nel 2022), di cui oltre il 55 % all’estero con un valore di circa 350 milioni di euro (il 4,4% della quota export complessiva del vino tricolore del 2022). Tra i mercati target, Usa (25%), Germania (20%), Canada (15%), Regno Unito (10%), Svizzera (7%), Russia (5,5%), Giappone (5,0%) e Cina (2,5%).

Fanno parte dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi: Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo e Umani Ronchi.