(di Bernardo Pasquali). Pitti Taste 2024 a Firenze torna dal 3 al 5 febbraio prossimi. E’ diventato l’evento internazionale di riferimento del food & design e del sistema produttivo dell’agroalimentare di nicchia e di eccellenza. La diciassettesima edizione rivela una crescita straordinaria di aziende partecipanti, 640, ma, soprattutto, evidenzia un interesse logaritmico degli operatori nazionali ed internazionali. Nata come una manifestazione creata da Davide Paolini, dedicata soprattutto al pubblico degli appassionati, oggi è diventata l’occasione irrinunciabile per tutti coloro che operano professionalmente nel settore fine food italiano.

Uno degli artefici di questa evoluzione virtuosa della manifestazione è senza dubbio Agostino Poletto, oggi Direttore Generale di Pitti Immagine, vicentino di origine ma ormai fiorentino da più di trent’anni. La sua azione è stata quella di riuscire nell’impresa di dare ascolto ad una necessità che cresceva ogni anno di più dalla prima sede della Leopolda. “La Leopolda è stata per Taste, un incubatore d’eccellenza – afferma Poletto- che ha creato le basi per trasferire da due anni l’evento dentro la Fortezza da Basso. Una scelta che ho vissuto da subito in maniera delicata in quanto la Leopolda è una location affascinante e difficilmente sostituibile per il suo carisma. Invece credo che la sfida sia stata vinta, proprio dalle reazioni degli espositori e del pubblico che vi partecipa. Non era scontato!”.

Pitti Taste 2024 sempre più un club di eccellenza gastronomica italiana

“Nel corso degli anni e, oggi in modo particolare, posso confermare che Pitti Taste è diventato un vero e proprio club dove il settore fa sistema. Gli espositori hanno capito che a Firenze non vengono per presentare solo se stessi ma per fare parte di una selezione nazionale di eccellenze con cui condividere spazio, tempo e anche interessi di interscambio durante l’anno”. Agostino Poletto ammette con orgoglio il grande lavoro svolto dal sistema Pitti in generale, “una fucina operosa dove la Moda è il fulcro vitale che integra efficacemente arte, food e bellezza. Insomma l’estro italiano nelle sue diverse sfaccettature!”.

Il Direttore Generale di Pitti Immagine Agostino Poletto

I numeri di Pitti Taste 2024

La manifestazione inizierà sabato 3 febbraio e finirà il lunedì successivo. Quest’anno vede crescere notevolmente il numero di aziende ed espositori. Sono tutti scelti per la qualità dei prodotti, la cura della loro presentazione da un punto di vista di packaging e l’efficacia comunicativa che fonde stile, gusto e design italiano. “Sono oltre 120 i nomi nuovi che troveremo alla Fortezza da Basso – afferma Poletto – ma non centinaia le aziende che si trovano in lista di attesa e alle quali non siamo ancora in grado di dare una risposta affermativa. Una situazione incredibile che non mi è mai successa nelle altre manifestazioni. La vitalità di questo settore è straordinaria. Abbiamo tassi di conferma che superano il 90-95% ed è un dato raro nel comparto esposizioni.

Il nodo prolungamento di Pitti Taste

Agostino Poletto alla domanda se vale la pena aumentare di almeno un giorno il periodo della manifestazione, a causa del grande numero di espositori, non si sbilancia ma afferma: “In effetti è una tematica che mi sono già posto e comunque che non è ancora matura per essere posta in progetto. La mia idea è quella di rafforzare il rapporto della città di Firenze con Pitti Taste e cercare di migliorare ed allungare la proposta Fuori di Taste. Una serie di eventi che si allungano prima e dopo Pitti Taste che possano coinvolgere la cittadinanza, gli appassionati e i tanti turisti che sono presenti a Firenze”.

Oltre Pitti Taste 2024

La manifestazione potendo usufruire di spazi molto più significativi e vivibili si può permettere una serie di proposte molto interessanti oltre i banchi degli espositori. Agostino Poletto va fiero di quanto si sta facendo per esaltare lo spirito culturale della bellezza e l’integrazione di vari comparti artistici con il mondo del cibo di qualità. “Vogliamo che Pitti Taste Firenze diventi sempre più uno spazio di cultura del cibo e abbiamo deciso di proporre numerosi momenti dove ragionare assieme ai professionisti di come contestualizzare al meglio e donare un futuro condivisibile a questo settore primario”.

Ed ecco giustificato l’ampliamento al Padiglione delle Ghiaia e l’area Monumentale. “Nella Sala dell’Arco inseriremo la Coldiretti che porterà a Firenze una trentina di buyers che arrivano da una sessione di formazione di un corso specifico sull’Olio in partnership con EVOO School. Nel Padiglione delle Ghiaie, oltre ad esserci il nostro negozio, abbiamo creato un sodalizio con Filippo di Pietrasanta che gestirà il Ristorante a Pietrasanta animato da eventi e degustazioni”.

Il nuovo Paglione delle Ghiaia

Nel Padiglione delle Ghiaia si terrà il consueto Ring di Davide Paolini e Poletto sottolinea l’importanza dell’incontro sull’iimportanza del marchio per la sopravvivenza di un brand. Inoltre l’incontro dove si parlerà di cibi fermentati. “Per non farci mancare nulla – continua Poletto – nello spazio Monumentale ci sarà una bellissima manifestazione che si chiamerà New Egg”.

Giannoni & Santoni, realtà specializzata nella progettazione di spazi e opere ad alto valore artistico, presenta a Taste la mostra NEW EGG. In Fortezza, alla Sala della Volta, va in scena un’inaspettata collezione di pollai domestici, oggetti che travalicano i confini tra arte, design e architettura, pensati dall’ironico duo Vedovamazzei, con la direzione artistica di Nicolas Ballario. Il progetto vede inoltre la collaborazione di Paolo Parisi, il più apprezzato produttore al mondo di uova di alta qualità.