(di Bernardo Pasquali). Lodovico Fracasso è il titolare di Pasta Fracasso. Un rookie del mondo della pasta italiana, che sin dall’inizio ha cambiato le regole del gioco per questo prodotto basilare della dieta mediterranea. Innanzitutto le sue piantagioni di grano, collocate nella pianura rodigina, tra le acque dolci dei tanti emissari tra l’Adige e il Po, come dice Lodovico “la Mesopotamia d’Italia”. Lodovico, inoltre, è titolare di un’azienda che, definire innovativa ha un che di limitativo. Tutta l’azienda è georeferenziata con un livello di tecnologia avanzata che controlla tutta la filiera.

Proprietario di una delle più estese aziende agricole di tutto il Polesine, Lodovico da una decina di anni, ha deciso di dedicare una parte delle sue terre ad un progetto di produzione di 5 tipologie di grani italiani, tra cui tre tipologie di grani antichi. Ogni appezzamento ha una fascia di rispetto di 6 metri e, ognuno di essi, è contornato da siepi di rose canine che ne conservano l’integrità e allontanano gli insetti indesiderati. Tutto ciò permette la raccolta di un grano puro, ricchissimo di proteine del germe, con fibre nobili che permettono la produzione di una pasta ad altissima digeribilità, senza picco glicemico, soprattutto, buonissima e molto apprezzata dai grandi interpreti della cucina italiana.

Lodovico Fracasso titolare dell’omonimo Pastificio

Grano puro, pasta esclusiva e una Torre veneziana a sentinella dei raccolti

Quando si arriva nel comune di Pontecchio Polesine si noteranno le tabelle segnaletiche con scritto “Comune della Pasta Fracasso”, un tributo di tutti i cittadini verso una prodotto che è l’orgoglio di questo territorio. Lodovico è innamorato della sua terra, di quel territorio di Rovigo che molte volte viene snobbato e che, in effetti, è sempre rimasto storicamente ai margini degli interessi politico-economici della grande regione del Veneto. Ma nella storia queste terre erano contese tra veneziani e ferraresi, tra papisti e antipapa. 

Adagiata nella calma pianura tagliata da piccoli fossati e canali per l’irrigazione, ecco la prima testimonianza della Serenissima Repubblica e delle sue antiche ville di campagna, di grandi proprietari terrieri che governavano i raccolti per la Dominante. Villa Salvioni, impreziosita da camini in stile palladiano, è sopravvissuta ai secoli e Lodovico Fracasso ne è il proprietario. Qui ha creato la sede del suo sogno: Pasta Fracasso. Non lontano da essa, solitaria tra le spighe dorate in balia delle brezze provenienti dall’Adriatico, si erge per 18 metri l’antica Torre Colombara che Lodovico ha trasformato in un bellissimo e unico Ecomuseo verticale. Unica testimonianza in Europa.

Pasta Fracasso e la sua Torre saranno la voce narrante di un territorio ritrovato

“La Torre Colombara ha un valore inestimabile, sia da un punto di vista storico, architettonico e affettivo – racconta Lodovico Fracasso – Il suo restauro, è un tributo alla mia famiglia, ai valori rurali che mi hanno trasferito e all’amore per la natura che abbiamo sempre condiviso. Dentro quella torre si trova tutta la visione imprenditoriale di mio padre e il lascito generazionale della storia. In un certo senso mi sento custode del tempo e la Torre Colombara veneziana rappresenta un vincastro dell’umanità, piantato nella nuda terra per l’eternità”.

Il restauro è straordinario. Su un basamento di 25mq, parte una scala di legno originale, fatta di travi, legni e assi che riportano ancora i segni dei maestri d’ascia veneziani. Tutto attorno alle pareti si trovano le piccole nicchie costruite tra i mattoni che custodivano le famiglie di coiombi, come vengono chiamati in lingua venexiana antica. Per la maggior parte servivano per la produzione di guano, ricco di azoto, che veniva poi usato come fertilizzante naturale nei campi; in molteplici casi erano usati anche come “portalettere”, per inviare messaggi a Venezia.

Un Ecomuseo, contenitore di idee e testimone del valore culturale dell’agricoltura

Dopo Pasta Fracasso, Lodovico chiude il sogno di creare un vero e proprio complesso architettonico dedicato al mondo rurale e alla cultura più genuina del vivere agricolo. “Villa Salvioni, la Torre Colombara e l’Oratorio di San Giovanni Battista diventeranno contenitori che aiuteranno a comprendere meglio la cultura agricola e il valore del cibo – continua Lodovico di Pasta Fracasso – spazi che verranno organizzati stabilmente e temporaneamente, a seconda delle iniziative, e che serviranno a raccontare il mio territorio ma, soprattutto, a sensibilizzare il consumatore sul valore di una sana alimentazione, e il dono del creato”.

Come e quando visitare la Torre Colombara

L’Ecomuseo verrà inaugurato a settembre e da quel giorno, il complesso dove si trova la sede di Pasta Fracasso, si arricchirà di questa struttura interamente dedicata alla storia e la cultura del grano. Sarà aperta su prenotazione telefonando direttamente all’azienda Pasta Fracasso. Le visite saranno aperte sia alle scolaresche con delle visite guidate e percorsi formativi didattici. Inoltre sarà di sicuro interesse per tutte le scuole di agraria per approfondire il tema della produzione del grano dalla genetica alla raccolta. infine, sarà possibile visitarla anche da parte dei privati su prenotazione, in giorni e orari che verranno comunicati più avanti.

@bernardopasquali