(Di Sara Falchetto)
Due gioielli del Veneto, Valeggio sul Mincio e Pieve di Soligo, aspirano al prestigioso titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028. Un riconoscimento che andrebbe a celebrare la ricchezza storica, artistica, paesaggistica e gastronomica di questi territori unici. Il Veneto si conferma così ancora una volta terra di eccellenze, pronta a raccontare l’Italia migliore attraverso due località che, per storia, cultura e capacità di accoglienza, hanno tutte le carte in regola per conquistare questo importante traguardo.
Valeggio sul Mincio come Capitale Italiana della Cultura 2028: dove l’amore si gusta in un tortellino
Situato in provincia di Verona, la candidata al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 è Valeggio sul Mincio, un borgo da cartolina, dove ogni pietra racconta una storia e ogni piatto è un’esperienza. Cuore pulsante del paese è la sua tradizione gastronomica, che trova nei tortellini di Valeggio il suo simbolo indiscusso. Diversi da quelli bolognesi, sono più grandi e con un ripieno di carne mista, avvolto in una sfoglia sottile preparata a mano con cura e passione.
Ma ciò che rende questo piatto ancora più affascinante è la leggenda del Nodo d’Amore: si narra che un tempo una dama e un soldato si amassero segretamente lungo il fiume Mincio, e proprio per ricordare il loro amore nacque il tortellino, annodato come simbolo del loro legame.
Ogni anno, il terzo martedì di giugno, la magia si ripete con la celebre Festa del Nodo d’Amore: una cena spettacolare sul Ponte Visconteo di Borghetto, dove oltre 3.000 ospiti siedono lungo una tavolata di più di un chilometro per gustare 13 quintali di tortellini fatti a mano. Un evento da record che unisce gusto, romanticismo e tradizione. Valeggio è anche patria di piatti rustici e saporiti come il risotto con pesce del Mincio (luccio, carpa e tinca insaporiti con erbe locali) o la polenta con baccalà, da abbinare a un calice di Valpolicella, rosso corposo e avvolgente.
Il Parco Giardino Sigurtà: tra i parchi più belli d’Italia
A pochi passi dal centro storico si estende il magnifico Parco Giardino Sigurtà, considerato uno dei più belli d’Italia. Un luogo perfetto per passeggiare tra tulipani, fioriture stagionali, laghetti, alberi secolari e silenzi rigeneranti. Ogni stagione regala scenari da sogno, in un’oasi che è il paradiso per gli amanti della natura e della fotografia. Accanto al parco, la splendida Villa Sigurtà, elegante dimora palladiana del Seicento, è spesso scelta come location per matrimoni ed eventi esclusivi.
Pieve di Soligo come Capitale Italiana della Cultura 2028: sapori autentici e feste da Guinness
Nel cuore del Paesaggio UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, la candidata al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 è Pieve di Soligo, una graziosa cittadina della Marca Trevigiana conosciuta anche come “la Perla del Quartier del Piave”. Adagiata lungo le sponde del fiume Soligo, questa località incanta con il suo mix di storia, arte, natura e cultura del gusto.
La cucina pievigina è un viaggio tra i profumi e i sapori della terra. Uno dei suoi simboli è lo spiedo gigante: una maestosa preparazione di carni miste cotte lentamente per oltre sei ore su uno spiedo di oltre 70 metri. Ogni anno, questo straordinario evento richiama migliaia di visitatori. Nato nel 1956, lo Spiedo Gigante di Pieve di Soligo è entrato nel Guinness dei Primati ed è oggi alla sua 68ª edizione: una festa collettiva che unisce storia, gusto e spirito di comunità.
Tra i piatti più amati della tradizione locale troviamo anche il “pit in tecia” (pollo in umido con polenta), la faraona e il coniglio in peverada, il baccalà con polenta e formaggi tipici come la casatella e il morlacco, espressione dell’antica arte casearia delle Prealpi Trevigiane.
Pieve di Soligo è famosa anche per la sua Notte Bianca del Gusto, che trasforma il centro storico in un palcoscenico di sapori, profumi e musica. L’edizione 2025, svoltasi lo scorso 5 luglio, è stata un grande successo: ristoratori, produttori locali e artigiani hanno proposto degustazioni, piatti tipici, spettacoli e ottimi calici di Prosecco Superiore. Un’occasione perfetta per vivere la città in modo festoso e autentico, tra eccellenze culinarie e intrattenimento sotto le stelle.