(b.g.) Nella giornata in cui l’Australia annuncia di rinunciare completamente alle sue manifestazioni promozionali in Cina per tutto il 2020 ( e questo nonostante sia il primo mercato delle sue esportazioni per 1.13 miliardi di AUS$, più 18% sul 2018, a fronte di una crescita di tutto il suo export del 7), VeronaFiere conferma ufficialmente il suo evento fisico-digitale Wine2Wine Exhibition del 22-24 novembre prossimi.

Come anticipato ancora a fine aprile dal nostro sito, la fiera scaligera non rinuncerà a rappresentare le esigenze del mondo del vino italiano che a fine anno sarà alle prese con gli esiti della vendemmia 2020 (per quanto limitata rispetto alle sue potenzialità dalle decisioni delle maggiori denominazioni) con ancora molte scorte da smaltire. Un evento per dare un’accelerazione alle vendita in tempo per cogliere gli acquisiti legate alle Festività era cosa assai richiesta dai nostri produttori.

Alla fine di novembre , dunque, a Verona (e in Italia) si tornerà a parlare seriamente di vino grazie ad un nuovo format che affiancherà ai tradizionali walk-aroung tasting anche incontri digitali con buyer e operatori commerciali internazionali e momenti dedicati (anche commercialmente) ai winelover. A spingere sulla manifestazione saranno tre momenti particolari: OperaWine in Gran Guardia con le 100 migliori cantine italiane selezionate da Wine Spectator; il W2W Business Forum dove si affronteranno le necessità del vino italiano per recuperare in tempi rapidi i danni imposti dal Covid-19 analizzando i trend dei principali mercati mondiali; B-Open, un nuovo format dedicato al biologico tanto nel vino (l’Italia sta conquistando le leadership in questo segmento) che nel food che nel wellness e nel natural self care. Vinitaly conferma il suo impegno nel far arrivare buyer, nel creare relazioni di business anche attraverso un fitto programma di masterclass e degustazioni che non si fermeranno ai soli territori italiani. Per presentare Wine2Wine Exhibition, VeronaFiere ha chiamato a raccolta i ministri Di Maio e Bellanova, nonché il presidente dell’Agenzia Ice, Carlo Maria Ferro. Suo l’annuncio che delle nuove 25 piattaforme di e-commerce dedicate al made-in-Italy, ben otto saranno specificamente rivolte al vino: tre verso la Cina, 2 per il Regno Unito, eppoi Spagna, Francia e Germania.

Delle tre giornate della manifestazione, una sarà aperta anche ai winelover – domenica 22 novembre – e sarà possibile anche la vendita diretta al pubblico, le altre due saranno riservate agli operatori di settore. Il format non prevede i soliti stand autogestiti dalle cantine, ma strutture e spazi identici per tutti ed organizzati dalla fiera scaligera: questo abbatterà i costi per le imprese che stanno affrontano un’annata davvero in salita. Saranno per la prima volta presenti, infime, tutti gli ambassador formati in questi anni dalla Vinitaly International Academy.