(di Bernardo Pasquali). Il Parlamento europeo, in sessione plenaria, ieri sera alle ore 20.00 ha esaminato la proposta di emendamento dei deputati De Castro e Dorfmann, contro il testo della Raccomandazione proveniente dal Special Committee on Beating Cancer (BECA) rivolta al mondo del vino paragonandolo a quello del fumo dichiarando senza mezze misure che, il solo consumo del vino, può causare cancro. Finalmente le delegazioni politiche italiane sono riuscite a lavorare insieme per sostenere gli emendamenti che sono stati inseriti nella modifica del testo che verrà votata in aula alle ore 12.30.

Tutto bene per quanto riguarda l’alleggerimento della Raccomandazione sul fronte della dannosità del vino come fattore cancerogeno ma rimane il nodo della tassazione che potrebbe causare danni anche consistenti per le denominazioni più piccole e i vini per i quali i margini di guadagno sono bassi e la forza di penetrazione dei mercati è più difficile.

Gli emendamenti chiave ammessi al testo, osserva Unione Italiana Vini, riguardano l’introduzione del concetto di “consumo dannoso” (harmful consumption) in due passaggi importanti del report, nonché l’eliminazione degli health warnings che saranno sostituiti con il concetto di “moderate and responsible drinking information”. Più sfumato l’emendamento relativo al miglioramento del concetto di “no safe level” ora “the safest level of consumption is none/ non esiste un livello di consumo totalmente sicuro”, mentre sul fronte sponsorship, la limitazione/divieto di sponsorizzazione degli eventi sportivi per le bevande alcoliche è adottato solo per quegli eventi sportivi il cui pubblico è costituito in prevalenza da minori. Rimangono nel testo “indicazioni” importanti, che secondo Uiv rappresentano un grave pericolo per la crescita commerciale del settore in chiave export, come l’aumento della tassazione e la revisione della politica di promozione.

Il vino entra comunque definitivamente nel mirino delle grandi istituzioni mondiali che tutelano la salute. C ore afferma sandro Sartor Presidente UIV: “Servirà tenere ancora alta la guardia per affermare il concetto di moderazione che è proprio del vino, a partire dai piani dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) – al voto a maggio – che prevedono anche avvisi in etichetta, fino al Nutriscore, che minaccia di essere proposto entro l’anno”.