(di Bernardo Pasquali). Sono quattro le misure del PNRR di cui è titolare il MASAF: sviluppo e logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo; Parco Agrisolare, Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare, Investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo. Secondo il Ministro Lollobrigida, “la pianificazione che fu fatta all’epoca, prima dello scoppio della guerra in Ucraina, ha delle criticità oggettive che sono state rilevate anche al tavolo e che stiamo tentando di risolvere”. I target previsti comunque dal PNRR sono stati raggiunti e saranno prodotte delle modifiche soprattutto nel settore della logistica per ovviare all’overbooking delle richieste.

800 milioni per lo sviluppo della logistica

L’obiettivo del PNRR è quello di ridurre l’impatto ambientale della logistica e incrementare la sostenibilità, migliorando la diffusione dei prodotti, nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo. La dotazione finanziaria di 800 milioni è stata suddivisa in 500 milioni per il sostegno agli investimenti delle imprese, 150 milioni al sostegno dei mercati agroalimentari all’ingrosso, 150 milioni per gli investimenti sui porti. Per le tre categorie sono stati presentati in atto al 22 dicembre, 173 progetti. Le regioni che hanno richiesto maggiori investimenti sono Campania, Puglia e Sicilia, seguite da Lombardia, Veneto, Emilia – Romagna e Lazio. . Purtroppo questa misura del PNRR ha una richiesta totale di un miliardo di euro al fronte degli 800 milioni stanziati, per cui il Governo ha deciso di aggiungere i 200 milioni mancanti e soddisfare tutte le richieste.

A sinistra la ripartizione geografica delle richieste di investimento sulla logistica e a destra quelle sui parchi agrisolari

1500 milioni per il Parco Agrisolare

La funzione del PNRR è quella di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo. 1200 milioni sono stati stanziati per la Produzione Agricola Primaria, 150 milioni per la trasformazione dei prodotti agricoli, 150 milioni per la trasformazione da agricolo a non agricolo. Sono state presentate 8000 domande per ubi totale di 506 milioni di euro. Purtroppo si hanno domande per il 68% al nord e solo il 32% al sud. Un paradosso visto che il sud dovrà diventare sempre di più il vero parco energetico d’Italia anche per l’Europa. Le regioni con la maggior quantità di investimenti richiesti sono il Veneto e la Lombardia, seguono la Puglia, il Piemonte e l’Emilia-Romagna, la Sicilia e poi tutte le altre. Si prevede un nuovo bando Agrisolare per superare una serie di problematiche burocratiche che hanno frenato le richieste, soprattutto al SUD (vedi tabella qui sotto).

500 Milioni di euro per l’Innovazione e la Meccanizzazione del settore Agroalimentare

L’obiettivo del PNRR di arrivare ad una agricoltura più efficiente e digitalizzata porterà grandi benefici anche all’ambiente. Gli stanziamenti sono stati suddivisi in 100 milioni di euro per l’innovazione dei processi dei frantoi oleari tramite il miglioramento dei processi produttivi; 400 milioni per il miglioramento del parco macchine agricole, oltre a tutti quegli investimenti nei sistemi di agricoltura di precisione per l’efficentamento della produzione agricola. Tra il 2024 e il 2026 saranno 25000 le aziende interessate da finanziamenti nell’economia circolare e nella bioeconomia. Qui gli investimenti sono sparsi a macchia d’olio (mai così opportuna fu la parola…) con una maggioranza delle regioni del SUD per la modernizzazione dei frantoi.

880 milioni di euro per la migliore gestione delle risorse idriche

La condizione delle riserve idriche del nostro paese sta diventando una priorità assoluta che non può subire ulteriori rallentamenti. Il PNRR prevede 360 milioni di euro per il finanziamento dei progetti in essere e altri 520 per i nuovi progetti. Il tutto sarà attuato dai Consorzi e dagli Enti Irrigui. Uno degli obiettivi è quello di aumentare, nel 2024, del 29% e, nel 2026, di un ulteriore 40%, del valore percentuale della baseline di fonti di prelievo dotate di contatori. Una vera rivoluzione in quest’ambito. Sono stati presentati 97 progetti sul PNRR per il totale delle risorse previste con i maggiori interventi previsti nelle regioni dell’Emilia – Romagna e Puglia; a seguire, Veneto, Piemonte e Campania e poi tutte le altre. Tutti gli appalti saranno aggiudicati entro il 2023.

Decreto Macchine e Fondo Innovazione

Alle risorse previste dal PNRR, il Governo, presenterà un Decreto Macchine con risorse disponibili pari a 400 milioni per investimenti delle aziende fino a 60.000€. Il contributo sarà a fondo perduto per il 65% dei costi ammissibili. Servirà per l’acquisto di fuoristrada a zero emissioni, acquisto di attrezzature per l’agricoltura di precisione, con priorità a tutti i sistemi di risparmio idrico. Il Fondo Innovazione invece, sarà reso disponibile dall’ISMEA, per un totale di 150 milioni di euro (65 milioni per il 2023, 45 milioni per il 2024, 40 milioni per il 2025), per investimenti delle aziende da 60.000 a 500.000 euro. Anche qui le spese ammissibili saranno sull’acquisto di macchine agricole, attrezzi per’l’acquacoltura precisione e la pesca; macchine mobili non stradali per agricoltura, zootecnia e acquacoltura; macchine per la zootecnia, trattrici agricole con motorizzazione Stage V. Il contributo sarà a fondo perduto per il 75% della spesa ammissibile e le garanzie gratuite fino all’80% del valore nominale del finanziamento bancario.