(di Bernardo Pasquali). Se pensi ad una birra tedesca pensi a Monaco e la sua straordinaria festa, l’Oktoberfest. L’Unione Europea ha iscritto nel registro delle denominazioni di qualità, proprio la birra che viene prodotta nel tessuto cittadino di Monaco. Una birra storica che risale al protocollo di produzione, addirittura del 1487. Sono attualmente sei le aziende tedesche che la producono e il disciplinare è molto rigido. Le Oktoberfestbier devono essere prodotte dagli strati terziari della pianura ghiaiosa nel territorio cittadino di Monaco. Non si tratta di acqua urbana della città di Monaco ma di acqua che proviene dalle falde sotterranee profonde, dai 140 ai 250 metri.

Si tratta di una birra a bassa fermentazione con ingredienti malto d’orzo, luppolo, acqua e lieviti. Ha una gradazione che va dai 5,3 ai 6,6 % Vol. Birra chiara, di colore da giallo dorato ad ambrato oppure di colore bruno, di sapore pieno, rotondo, morbido oppure aromatico di malto, in alcuni casi leggermente luppolato, con una sottilissima nota amarognola oppure di gusto robusto, leggermente dolce.

La legge della purezza di Monaco fu emanata nel 1487 e prevedeva che la birra fosse ispezionata per accertarne la qualità. Era un procedimento che normalmente non veniva eseguito in nessun’altra tipologia esistente. Quel protocollo diede origine alla ben più estesa e moderna legge sulla birra tedesca, nella forma dell’articolo 9, comma 1, della legge provvisoria sulla birra (VorlBierG).

La birra viene servita sin dalla prima edizione del 1810 dell’Oktoberfest. Coloro che erano dedicati al servizio si chiamavano Traiteuren (gli osti specializzati). Questa birra è profondamente legata alla manifestazione bavarese e, proprio per questo motivo, ne riprende il nome. L’Oktoberfestbier IGP è prodotta in piccole quantità oltre all’evento e, comunque, oggi si può trovare nelle migliore birroteche durante tutto l’anno.