(di Bernardo Pasquali). “Perchè Nord Africa e perchè ora”. E’ stato questo uno dei titoli che hanno accompagnato i vari interventi che si sono tenuti presso il Museo del Vino della Cantina Cà Rugate lo scorso 12 novembre. Un evento sulle nuove rotte di mercato verso il Nord Africa e, in particolare, la Tunisia, come nazione che fa breccia nell’intero continente.
Ciò che sta accadendo a livello internazionale per quanto riguarda i mercati, i nuovi equilibri internazionali, i dazi che condizionano la movimentazione dei prodotti, le instabilità politiche e i nuovi trattati internazionali che sovvertono accordi decennali; ebbene, l’inizio degli anni 2020 verrà ricordato come una sliding door che segna definitivamente una rivoluzione dell’economia di scambio e l’inizio della ricerca di nuove opportunità per le aziende.
L’incontro, è stato organizzato dallo Studio Tributaristico STP di Verona, da Air Logistica e dall’Agenzia Delta Center, partner strategico per aziende, organizzazioni ed enti europei che desiderano investire e sviluppare la propria presenza nel continente africano. Prestigiosa la presenza del Direttore della FIPA (Foreign Investment Promotion Agency) Tunisia, dott. EL HANI Wissem che ha esposto la crescita continua di aziende italiane ed internazionali che scelgono la Tunisia come hub di sfondamento per gli investimenti espansivi sui mercati africani.

Piano Mattei nuova prospettiva per il sistema produttivo italiano nel Nord Africa
Il lavoro che sta portando avanti l’Italia, in particolare, seguita ultimamente anche dall’UE è un segnale forte di connessione strategica economica e finanziaria tra gli Stati del Mediterraneo. Il Piano Mattei avvicina realtà socio-economiche che, fino ad oggi, hanno condiviso solo parzialmente progetti di avanzamento strutturale. Se lo hanno fatto per lo più si tratta di azioni politiche utili ad assicurare fonti energetiche a prezzi calmierati. Una strategia complessiva che scendesse più nel profondo delle opportunità non era mai stata messa in atto.
In questo momento storico salgono le quotazioni del continente africano come nuova frontiera di opportunità; lo dimostrano i grandi progetti di intervento e investimento in Egitto, la disponibilità espressa dalle iniziative di Simest, SACE e la Cassa Depositi e Prestiti. Lo evidenziano le +1000 aziende italiane che si sono insediate in Tunisia al Dicembre 2023, secondo fonti della FIPA – Tunisia. L’Italia è il terzo investitore in questo paese dopo Francia e Germania, con + 1,100 miliardi di euro e un numero di posti di lavoro creati pari a 83.894. L’80% delle aziende sono totalmente esportatrici. L’84% delle aziende sono di matrice industriale di vari settori come la Meccanica, Elettrica ed Elettronica, Tessile ed Abbigliamento, Calzaturiero, Agroalimentare, Farmaceutico e Plastico.
Cresce la fiducia internazionale anche nei primi sei mesi del 2025
L’andamento degli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Tunisia aumentano di 160 unità per un totale di circa 50 milioni di euro e un totale di posti creati pari a 1363. I settori rimangono sempre gli stessi prima citati, anche se il settore agroalimentare rimane un pò tra gli ultimi ancora da potenziare veramente. Nel Nord Africa la Tunisia (fonte Bloomberg 2020) rimane il primo paese per qualità di infrastrutture delle tecnologie dell’informazione e della Comunicazione. Ci sono + 65000 diplomati ogni anno con alti livelli di multilinguismo. Prima economia innovatrice nel Nord Africa (65.ma su scala mondiale).
Il sistema legislativo è molto favorevole all’investimento con libertà di investimento nella maggior parte dei settori, semplicità nelle procedure di insediamento, libertà di trasferire gli utili del capitale e delle plusvalenze, protezione della proprietà intellettuale, facilità di import ed export grazie a procedure doganali semplificate. La nuova legge sugli investimenti del 2017 prevede una serie di azioni favorevoli all’insediamento come si legge nel diagramma qui sotto.

Sandro Fratini fondatore di Delta Center non ha dubbi: “Puntate sul Nord Africa!”
Sandro Fratini, è il Fondatore dell’Agenzia Delta Center e Partner di THEA The European House Ambrosetti, Presidente di CONFIMPRESEITALIA Nord Africa, Delegato in Tunisia di FEDERITALY. Il suo invito esplicito è “aprite lo sguardo verso l’Africa del nuovo millennio! Ci sono opportunità ancora inespresse e potenzialità di fare impresa con grande possibilità di crescita”. Delta Center accompagna molte delle nuove imprese che si stanno insediando in Tunisia e Nord Africa e segue tutti coloro che hanno deciso di diversificare in questa area gli interessi di un nuovo mercato.
Lo conferma l’organizzatore dell’evento, il dott.Giampiero Sartorati che conferma: “Purtroppo ci sono ancora troppe barriere ideologiche e preconcenttuali nei confronti di questi nuovi mercati. Eppure sono l’area più vicina a noi dove poter espandere la crescita economica delle aziende. Mercati che si stanno stabilizzando, soprattutto nel Nord Africa, con uno Stato, la Tunisia, che è la porta naturale verso l’intero continente”.

Il settore dell’agroalimentare cresce nell’ambito delle produzioni biologiche
La Tunisia è il primo paese esportatore africano nel mercato dei prodotti biologici. E’ anche il primo paese del Nord Africa titolare di un’equivalenza con l’UE in materia di agricoltura biologica. Sono 370K gli ettari destinati a biologico sul territorio nazionale con 1080 imprese locali e 120 a partecipazione estera; ciò porta ad un’occupazione di oltre 75.000 posti di lavoro diretti. Logicamente il prodotto agroalimentare per eccellenza è l’olio di oliva e, nella campagna 2024/2025, ne è il secondo produttore mondiale. Per questo settore sono molto grandi le opportunità nel settore del confezionamento.
Altre opportunità per il settore agroalimentare per eventuali investimenti dall’estero sono: imballaggio di prodotti biologici, imbottigliamento di olio di oliva, la produzione di semiconserve di frutta e legumi, i prodotti surgelati, la produzione di piatti pronti e semi preparati, la lavorazione e il confezionamento dei pomodori secchi, la creazione di olii essenziali, lo sviluppo dei prodotti ittici trasformati e del pesce azzurro del Mediterraneo, i progetti di acquacoltura per l’allevamento di pesci e molluschi.


















