(di Sara Falchetto)

La sesta edizione di Best Wine Stars, ospitata dal 17 al 19 maggio 2025 presso il suggestivo Palazzo del Ghiaccio di Milano, ha confermato ancora una volta la sua vocazione professionale e internazionale. L’evento si è distinto per l’eleganza dell’allestimento e l’efficace organizzazione, offrendo un ambiente ideale per il networking tra produttori e operatori del settore, dove vino e distillati sono stati al centro di un dialogo autentico tra cultura, business e passione.
Durante la giornata di apertura, sabato 17 maggio, l’affluenza è stata contenuta, ma proprio questa caratteristica ha rappresentato un valore aggiunto per l’approccio business-oriented della manifestazione. L’assenza di folle ha favorito un confronto diretto e approfondito tra espositori e visitatori professionali, tra cui buyer, giornalisti, ristoratori, importatori e distributori. Ogni assaggio ha potuto trasformarsi in una vera e propria esperienza sensoriale e narrativa, con il tempo necessario per ascoltare la storia dietro ogni etichetta.

Accessibilità migliorabile, accoglienza ben organizzata

Raggiungere la location non è stato agevole, in particolare per chi partiva da Stazione Centrale, dove i collegamenti con i mezzi pubblici non sono ottimali. L’opzione del taxi si è rivelata la soluzione più pratica. Tuttavia, una volta arrivati al Palazzo del Ghiaccio, l’accoglienza è stata curata nei minimi dettagli. Fondamentale si è rivelato il supporto della piattaforma ufficiale dell’evento, che ha permesso di pianificare in modo efficiente appuntamenti e degustazioni, ottimizzando la permanenza in fiera.

Degustazioni e masterclass di qualità, tra vino e distillati

Sul fronte espositivo, Best Wine Stars 2025 ha presentato oltre 1.200 etichette in degustazione, offrendo una panoramica ricca e variegata sul mondo del vino, con un buon equilibrio tra produzioni italiane e internazionali. Sebbene il numero di espositori non fosse particolarmente elevato, la qualità delle realtà presenti ha compensato ampiamente la quantità. È emerso un forte potenziale per ampliare la partecipazione nelle edizioni future, soprattutto per dare ancora più spazio alla diversità delle proposte. Una menzione speciale va ai produttori di distillati, presenti in numero crescente rispetto agli anni precedenti. Tra questi, hanno brillato giovani realtà artigianali, innovative e appassionate, che hanno saputo raccontare prodotti di grande carattere, frutto di tecniche tradizionali rivisitate in chiave moderna. Il vero punto di forza dell’edizione 2025 sono state le masterclass, curate nei contenuti e nella selezione degli ospiti. Esperti di settore, enologi, giornalisti e professionisti della comunicazione del vino hanno condotto incontri formativi su tematiche tecniche, tendenze di mercato e strategie di comunicazione, offrendo strumenti concreti agli operatori presenti. Una componente didattica di alto livello, capace di arricchire l’esperienza fieristica con momenti di riflessione e approfondimento.

Un’area food funzionale ma si può fare di più

L’area food ha svolto adeguatamente la sua funzione di supporto alla manifestazione, offrendo ai visitatori una pausa ristoro pratica all’interno del percorso fieristico. Tuttavia, la proposta gastronomica è apparsa in parte sottotono rispetto all’elevato livello qualitativo delle etichette in degustazione. Un’attenzione maggiore alla selezione delle offerte culinarie — magari puntando su specialità regionali o proposte più in linea con il mondo del vino — potrebbe arricchire ulteriormente l’esperienza dei visitatori nelle prossime edizioni.


Best Wine Stars si conferma una manifestazione in forte crescita, recentemente riconosciuta ufficialmente come fiera internazionale. Il format, che coniuga degustazione, formazione e business networking, si dimostra vincente e risponde in modo efficace alle esigenze degli operatori del settore. Secondo quanto riportato nel comunicato stampa conclusivo, oltre il 65% del pubblico era composto da addetti ai lavori, segno tangibile della vocazione professionale dell’evento.