Corpinnat – il marchio europeo che raggruppa tredici cantine catalane del Penedès: Gramona, LLopart, Nadal, Recaredo, Sabatè i Coca, Torellò, Huguet de Can Feixes, Jùlia Bernet, Mas Candì, descRegut, Pardas, Bufadors e Cisteller, l’ultima cantina arrivata – ha presentato col suo presidente Ton Mata il suo report sull’esercizio 2024.
Un anno fiscale caratterizzato da una lieve flessione delle vendite (-2,63%) che però è stata compensata dall’aumento del fatturato (+1,7%): in termini economici le vendite son passate da 26,4 a 26,8 milioni € e in termini di bottiglie vendute da 2,28 milioni a 2,22: 60mila bottiglie in meno con un prezzo medio per bottiglia che è passato da 20,15€ a 21,10. Le bottiglie Corpinnat attualmente in fase di invecchiamento sono 11,6 milioni.
Infatti, il 30% dei Corpinnat va in commercio con un affinamento compreso fra i 18 ed i 30 mesi; ben il 52% invece sta nel range 30-30 ed un ulteriore 18% è destinati ad un affinamento superiore ai sessanta mesi.
La forbice economica si amplia se però si prendono a riferimento i valori del 2020, quando Corpinnat è partito rompendo il fronte tradizionale dei produttori catalani di metodo classico (1887 la prima bottiglia di spumante e ancor oggi la maggior parte sta nella denominazione Cava): allora le bottiglie vendute erano 1,7 milioni; il fatturato si fermava a 16,8 milioni€, dieci in meso di quattro anni dopo, e il prezzo medio era di 17€ a bottiglia.
Le referenze in vendita sono salite da 62 a 92; gli addetti diretti da 252 a 286; gli enoturisti sono cresciuti dai 21mila del 2021 ai 38mila di tre anni dopo.
Per il terzo anno consecutivo la siccità è stata un elemento importante nella gestione dell’annata, tanto economica che agricola con una significativa riduzione della produzione dell’uva. Questo contesto climatico di estrema siccità nel Penedès ha provocato una generale escalation dei prezzi. Corpinnat non ha fatto eccezione, stabilendo il prezzo minimo regolamentato per la campagna 2024 in 0,88 €/kg (47% in più rispetto al 2018). Il prezzo medio pagato da Corpinnat per l’uva acquistata – 150 i viticoltori fornitori delle cantine del marchio catalano – si è attestata comunque a 1,15 €/Kg distribuendo circa 3 milioni €.
La vendemmia 2024 – Corpinnat è al 100% ecologico con la vendemmia esclusivamente a mano – si è protratta per quasi due mesi, dal 30 luglio al 26 settembre. Nel complesso, il 2024 è stato un raccolto con un buono stato sanitario delle uve nonostante l’impatto in alcune zone della muffa e, all’ultimo minuto, dell’ irruzione inaspettata della zanzara verde. interessante la concentrazione aromatica e la buona acidità mostrata dal mosto, una buona base per la successiva evoluzione in spumante.
Le cantine Corpinnat hanno raccolti 4.577.016 chili di uva da 1.258 ettari, di cui 637 di proprietà delle cantine con la restante parte acquistata da viticoltori con contratti a lungo termine. 40% delle uve Corpinnat proviene dal proprio vigneto e il restante 60% è di uve acquistate da viticoltori indipendenti.
Per quanto riguarda le rese medie del vigneto, nel 2024 sono state di 3.666 chili per ettaro. Le Le varietà storiche hanno rappresentato il 95% del delle uve iscritte e solo il 5% rimanente l’altro ottenendo una migliore resa nel (4,132 Kg/ha) rispetto a quelli autorizzati (3.231 Kg/ha).
Corpinnat oggi esporta poco meno del 18% della propria produzione – una percentuale molto bassa in verità se confrontata coi dati più generali del vino spagnolo e dei competitor principali: Italia e Spagna – distribuendo in 66 paesi nel mondo