(di Sara Falchetto)
Nel cuore del Sulcis, tra i profumi della macchia mediterranea e il mare di Porto Pino, si trova Cantina Mesa, una delle realtà vinicole più rappresentative della Sardegna. Fondata nel 2004 da Gavino Sanna, pubblicitario di fama internazionale, la cantina nasce come un vero “atto d’amore” verso l’isola, con l’obiettivo di restituire qualcosa alla sua terra natale, creando un progetto che generasse valore, cultura e lavoro, capace di raccontare la Sardegna al mondo in modo autentico e lontano dagli stereotipi.
Il nome stesso, Mesa – che in sardo e spagnolo significa “tavola” – evoca convivialità, famiglia e semplicità. Valori che si riflettono nell’identità del brand: le prime bottiglie nere richiamano il tradizionale abito femminile sardo, mentre le etichette riproducono antichi arazzi, unendo radici, arte e design contemporaneo
Cantina Mesa e un territorio che parla nei vini
La cantina, oggi sotto la proprietà di Herita Marzotto Wine Estate, si trova a Sant’Anna Arresi e comprende I 78 ettari di vigneti, di cui 66 di proprietà, coltivati con diverse tecniche – cordone speronato, Guyot e alberello – a seconda dell’esposizione e della natura del terreno argilloso e ricco di minerali. Qui prosperano i grandi vitigni autoctoni sardi: Carignano del Sulcis, Vermentino e Cannonau, affiancati da varietà come Syrah e Cagnulari. È dal Carignano che nascono le etichette simbolo come Buio, Buio Buio e Gavino, tre interpretazioni diverse di un vitigno che, su sabbie e colline a ridosso del mare, trova la sua massima espressione.
Il rosé come innovazione identitaria
Cantina Mesa produce rosati da oltre quindici anni, ma ha recentemente scelto di sperimentare una strada innovativa, abbandonando la DOC Carignano per dare vita a un blend di Syrah e Vermentino. Un rosato interamente vinificato in casa, frutto di vigneti propri, pensato per esprimere al meglio qualità e identità.
Il risultato più iconico di questo percorso è Rosa Grande, una cuvée in cui Syrah e Vermentino, raccolti nello stesso giorno e pressati congiuntamente, danno vita a un rosato elegante e brillante. Dopo un breve contatto con le bucce di circa un’ora, il vino viene vinificato in bianco, ottenendo un profilo fresco, armonico e profondamente mediterraneo: struttura e intensità dal Syrah, freschezza e finezza dal Vermentino, definito “la bacca bianca più bella del Mediterraneo”.
Architettura e filosofia di produzione di Cantina Mesa
La cantina, progettata dallo stesso Sanna, si distingue per un design minimalista e iconico, con facciate in gres bianco e nero che richiamano gli arazzi sardi e un’organizzazione interna che consente al vino di seguire il proprio ciclo produttivo per caduta naturale. I 5.000 metri quadrati distribuiti su tre livelli ospitano il percorso dell’uva – dalla selezione manuale, alla fermentazione, fino all’affinamento in botti e cemento – visibile attraverso grandi vetrate che si affacciano sui vigneti.
Oltre a produrre vini di qualità, Cantina Mesa è una destinazione esperienziale: le visite guidate includono percorsi di degustazione tematici dedicati ai vitigni simbolo, degustazioni alla cieca e serate sotto le stelle, dove vino e astronomia si incontrano.
Premio Mesa: sostenere i giovani talenti sardi
L’attenzione di Cantina Mesa per la valorizzazione del territorio si riflette anche nel Premio Mesa, il concorso giunto alla quarta edizione e dedicato ai giovani cuochi under 35 della Sardegna. Nel 2023, durante l’evento ospitato presso Identità Golose Milano, il premio è stato assegnato ad Alessandro Impera, giovane chef che ha saputo stupire la giuria interpretando la cucina sarda con creatività e autenticità.
La sua proposta, spalla di agnello brasata con carciofi in diverse consistenze, patate e due salse (una al limone e una alle biete), accompagnata da uno spiedino di interiora e abbinata a Opale di Cantina Mesa, ha conquistato i giudici. Il vincitore ha ricevuto un Master di alta formazione sull’arte di pane e lievitati con grani antichi presso l’Accademia Niko Romito, ulteriore passo per valorizzare giovani talenti e le eccellenze della tradizione isolana.