(di Bernardo Pasquali). L’ultima volta che avevo lasciato lo chef Giacomo Sacchetto al telefono era febbraio e il suo tono era di delusione e, ad essere sincero, anche di minima rabbia. Questa l’aggiungo io e, per chi conosce bene Giacomo, sa che, per il suo temperamento sempre composto e riservato, anche “minima” recava disagio.

“Quando ho lasciato a febbraio La Cru non avevo intenzione di ripartire subito – afferma Giacomo Sacchetto Chef – anzi, pensavo che un periodo di riflessione fosse molto utile alla mia ripartenza. Invece, uno dei miei clienti, il dottor Soave, titolare del Gruppo Soave Property, venuto a conoscenza della situazione, mi ha subito coinvolto nel suo straordinario progetto che si sta realizzando a Verona. Non ho avuto dubbi e mi sono lasciato conquistare da un professionista con le idee chiare, con cui potrò continuare la mia crescita professionale”.

Sboccia Iris tra le mura medievali di Palazzo Boldieri Malaspina Bottagisio

Chissà quanti di voi lo avranno notato in precario stato di abbandono; Palazzo Boldieri Malaspina Bottagisio, si trova all’angolo tra stradone San Fermo e via Leoni, a pochi passi da Piazza Erbe. Grazie al gruppo Soave Property oggi è in fase di completa ristrutturazione. Diventerà un gioiello dell’ospitalità veronese e della ristorazione fine dining in centro storico. Un recupero straordinario di un’opera architettonica che al suo interno contiene affreschi datati tra il 1400 e il 1500 e una cantina storica perfettamente conservata della stessa epoca.

ai lati bozzetti dello studio Lucio Merlini e, al centro, Palazzo Boldieri Malaspina Bottagisio

La scelta di Giacomo Sacchetto sarà un tributo alla storia gastronomica di Verona

“Il Ristorante aprirà a fine settembre, inizio ottobre; sarà così bello che anch’io sono rimasto senza parole – afferma Giacomo Sacchetto – curato nei minimi particolari senza lasciare nulla al caso. La cucina è stata realizzata da Marrone, leader del settore. Il gruppo Soave ha gestito con cura tutte le scelte, dalle divise dei ragazzi, ai lampadari, dalla scelta degli armadi alle poltroncine. Porterò con me la brigata che avevo creato a La Cru e ho deciso che il nuovo menù sarà un tributo amorevole alla mia città. I posti a sedere saranno da 20 a 35, suddivisi in 10 – 11 tavoli. Dall’estate prossima faremo anche un piccolo dehor negli spazi esterni nel cortiletto. Infine avremo a disposizione la cantina originale a volti in pietra, con salottini dedicati agli aperitivi, apericena e cene private”.

Ecco la proposta Menù

“Ho ideato un menu degustazione di 4 portate a pranzo, cercando di andare incontro al mondo business, deliziandolo con semplicità e con un continuo rinnovamento settimanale. Per la sera, invece, ho ideato tre menu degustazione di cui, uno a base di pesce, uno à la carte e un menu affascinante dove interpreto il territorio di Verona secondo la mia ispirazioneandando a valorizzare le materie prime locali, di piccoli artigiani del gusto, approfondendo a modo mio, le ricette storiche e tradizionali veronesi. Dalla pasta e fagioli, al risotto all’Amarone fino a delle deliziose sfogliatine in puro stile scaligero”.

La cantina sarà gestita da Andrea Puliga ex Lido 84

“Sono veramente soddisfatto del lavoro che il gruppo Soave ha fatto anche nell’affiancamento del responsabile della cantina. Sarà Andrea Puliga, da sei anni al Lido 84, il Sommelier di sala, uno dei più ecelettici professionisti di questo settore che ha già scelto 650 etichette da abbinare sorprendentemente ai miei piatti”.

il Sommelier Andrea Puliga da sei anni al Lido 84 con lo Chef Camanini, dal prossimo autunno nuovo chef de cave di Iris

Giacomo Sacchetto è un talento veronese classe 1985 appassionato di cucina sin da ragazzino. dopo l’esperienza al Toto’s Restaurant dello Chef Paolo Simeoni a Londra, approda dal suo mentore Norbert Niederkofler al Saint Hubertus di San Cassiano per tre anni e si consolida nella cucina di Giancarlo Perbellini a Verona per due anni. Nel 2019 da vita al Ristorante La Cru a Romagnano in Valpantena conquistando 1 Stella Michelin a un anno dall’apertura, 1 Stella Verde Michelin per la sostenibilità, Tre Cappelli per l’Espresso e Due Forchette per Gambero Rosso.