(di Carlo Rossi) A due ore e mezza di volo da Milano, c’è un luogo al confine tra il sogno e la realtà, dove il sole estivo si abbassa all’orizzonte e i laghi cristallini riflettono la luce con una magia sospesa nel tempo. Qui, a sud di Stoccolma, sorge Blaxsta, la tenuta di Göran Amnegård, uomo che ha trasformato il gelo in arte e che oggi è conosciuto come il re dell’Icewine. Questa è la sua terza vita, un viaggio tra luce e ghiaccio, passione e dedizione.

A metà degli anni ’80, Göran Amnegård si laurea all’Università di Lund con un MBA in Controllo Finanziario e Marketing. Decide di trasferirsi in Canada, a Toronto, come Console-Commissario Commerciale presso il Consolato svedese. Sin dall’adolescenza, Göran mostra una passione innata per il cibo, la cucina e il vino, lavorando part-time in ristoranti di alto livello. In Canada lascia la posizione governativa per seguire l’energia imprenditoriale. Avvia aziende alimentari, esportando bacche selvatiche, funghi, caviale e altri prodotti gourmet. Collabora con chef di fama e viene ispirato dai nativi canadesi. Qui incontra Karl Kaiser, capo enologo di Inniskillin e Cave Spring Cellars, che diventerà il suo mentore nell’arte dell’Icewine.
Göran Amnegård, il ritorno in Svezia e l’inizio della seconda vita
Nel 2000, Göran e la moglie Ulrika tornano in Svezia e acquistano una fattoria a Blaxsta, a circa un’ora a sud di Stoccolma. È l’inizio della sua seconda vita, dove il vino diventa simbolo di luce, pazienza e sfida al freddo. Piantano il primo vigneto, principalmente Vidal Blanc, affiancato da Chardonnay e Merlot. La tenuta viene trasformata in un elegante complesso con 15 camere, ristorante, cantina e enoteca. Blaxsta diventa la cantina più a nord del mondo, con viti che sfidano il gelo e maturano grazie alla luce unica del Nord e al terreno ricco di minerali.
Blaxsta Vidal Icewine conquista premi e riconoscimenti: servito nelle funzioni reali svedesi, alla festa di compleanno della Regina, alla cena del Premio Nobel. Nel 2010 riceve il Grand Gold all’International World Wine Challenge (IWC), risultato ripetuto negli anni successivi.
La vendemmia è un rito sacro: l’uva Vidal viene raccolta solo quando il gelo cristallizza gli zuccheri. L’Icewine di Blaxsta presenta colore dorato intenso, bouquet di albicocche mature, miele selvatico e agrumi canditi, equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità vibrante. Ogni sorso è un dialogo tra terra e cielo, tra luce e ghiaccio.

Göran Amnegård, la terza vita nella Champagne
Nella primavera dell’anno scorso, Göran e sua moglie Ulrika hanno deciso di cambiare focus, vendendo il ristorante, l’hotel e la cantina. Dopo quasi 24 anni di straordinario successo, Goran mantiene gran parte del suo inventario di vini, ma non saranno prodotti nuovi. Göran non è il tipo da andare in pensione: è il capitano del team degli chef svedesi, organizza eventi di cucina “pop-up” (come quello in Irlanda previsto la prossima settimana) e concerti gastronomici con lo Swedish Cheese Board.
Recentemente hanno acquistato un piccolo appezzamento in Champagne: circa 2 ettari nella Cote de Bar, vicino alla città di Aube, dove il paesino è caratterizzato da pittoresche stradine acciottolate, case in pietra e un’atmosfera che conserva intatta la tradizione vinicola della regione.
Qui Goran si concentrerà sulla produzione di un unico vino, il 100% Arbanne Blanc. L’Arbanne Blanc è un’antica varietà di uva bianca francese, rara e storica, originaria della Champagne, utilizzata fin dal XVII secolo nelle bollicine locali. Caratterizzata da aromi delicati e freschi, oggi è celebrata dagli enologi per la sua eleganza e complessità. Al palato, offre note di fiori bianchi, frutta a polpa gialla e una leggera mineralità, con bollicine fini che conferiscono una freschezza persistente e un finale armonioso e raffinato.

							

















