(di Sara Falchetto)

La seconda edizione di Recantina & Tartufo del Grappa torna con sette serate speciali dal 30 ottobre al 10 dicembre 2025, pensate per offrire un viaggio sensoriale che racconta la storia e le tradizioni di questa zona del Veneto. Organizzata dalla Strada del Vino Asolo Montello, l’iniziativa ha l’obiettivo di sorprendere i partecipanti con menù esclusivi, dati dell’incontro tra la Recantina DOC Asolo Montello, vitigno autoctono dal carattere affascinante e recentemente riscoperto, e il Tartufo del Grappa, un’eccellenza rara e pregiata, che cresce spontanea nei boschi del Montello.

Simone Rech, Presidente della Strada del Vino Asolo Montello, ha dichiarato: «La nostra associazione si occupa di organizzare, promuovere e gestire il turismo enogastronomico in questo territorio, che vanta un consorzio con tre denominazioni. Il turismo del vino è fondamentale, con oltre 300.000 presenze turistiche nel 2024, molte delle quali attratte dalla nostra offerta enogastronomica – prosegue il Presidente -la rassegna ha riscosso un grande successo, con 700 partecipanti previsti per le serate, coinvolgendo anche numerosi agriturismi di Asolo e Montello, che presenteranno menù a base di Tartufo del Grappa abbinati al Recantina.»

È intervenuto anche Antonio Dal Bello, titolare della cantina Dal Bello e membro del consiglio del Consorzio Vini Asolo Montello, che ha ricordato: «Da quarant’anni siamo impegnati nella valorizzazione di questa zona, diventata la quarta denominazione più importanti d’Italia. Quindici anni fa si producevano 300.000 bottiglie ed erano presenti dieci aziende, oggi siamo arrivati a 500 aziende e 35 milioni di bottiglie. Il tartufo e il vino vanno di pari passo, e il nostro obiettivo è far conoscere la cultura e la bellezza del nostro territorio.»

La resilienza: il legame tra Tartufo del Grappa e la Recantina

Bruno Ceccato, fornitore del tartufo per la serata, ha raccontato le origini del “Diamante Nero del Grappa” : «Le testimonianze più antiche del Tartufo del Grappa risalgono alla Repubblica di Venezia. Alla fine del Seicento, a Crespano del Grappa, veniva organizzata una fiera dedicata a questo pregiato prodotto, la riscoperta di una locandina pubblicitaria di quell’epoca ha dato il via a una serie di ricerche che hanno rivelato come il territorio fosse particolarmente adatto alla produzione di tartufi.»

Tuttavia, a causa del disboscamento intensivo nel Massiccio del Grappa fino alla fine dell’Ottocento e delle devastazioni causate dalla Grande Guerra, l’habitat naturale del tartufo fu compromesso, portando quasi alla sua scomparsa. Oggi, grazie al graduale rimboschimento delle aree e all’impegno di un gruppo di appassionati, il Tartufo del Grappa sta lentamente tornando sulle nostre tavole. Questo tartufo si distingue per la sua delicatezza olfattiva, che persiste piacevolmente in bocca, ed è per questo considerato “un tartufo per tutti” ed è stato recentemente inserito nell’Arca del Gusto.

Anche la Recantina ha una storia molto simile, a raccontarla è stato Nicola, il wine-teller per la serata. Già nel 1300, il vino di Asolo era considerato un prodotto di grande valore, tanto che, sotto la Repubblica di Venezia, veniva trattato come una merce preziosa, soggetta a dazi elevati.

Nel Seicento, la maggior parte dei vitigni coltivati nella regione erano a base di uve rosse, il che ci fa pensare che la Recantina fosse già presente nei banchetti nobiliari della Serenissima. Tuttavia, alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento, la fillossera e le devastazioni della Grande Guerra distrussero molti vigneti, compromettendo il patrimonio genetico delle varietà locali. Fortunatamente, negli ultimi decenni, la Recantina è stata riscoperta e riportata in vita, e insieme al tartufo, rappresenta una testimonianza della resilienza e della bellezza di un territorio che merita di essere valorizzato e celebrato.

Il menù della serata a base di Recantina e Tartufo del Grappa

La cena del 14 novembre si è svolta presso il ristornate i Torretti a Pagnano (TV) e i titolari insieme allo chef, hanno pensato a un menù in grado di rendere omaggio e valorizzare entrambi i prodotti locali.

Si è iniziato con un tonno e zucchine marinate con Tartufo Nero del Grappa e pomodorino confit, abbinato al F333M Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut dell’azienda Montelvini. La cena è proseguita con una vellutata di patate di Pagnano, arricchita da rosa di capasanta, caviale e Tartufo del Grappa, sempre accompagnata dal Prosecco Superiore DOCG Brut di Montelvini.

Il primo piatto ha visto protagonisti gnocchetti di zucca ripieni con crema al Morlacco del Grappa, Tartufo del Grappa e mandarino, abbinati alla Recantina di Tenuta La Carpena. La titolare della tenuta ha raccontato che dieci anni fa sono state piantate le prime viti di Asolo Prosecco, mentre nel 2020 sono arrivati i primi impianti di Recantina, con la prima vinificazione nel 2023. Nel 2024 è stata prodotta una seconda versione del vino, vinificata solo in acciaio per preservare le caratteristiche del vitigno.

Il secondo piatto è stato un lingotto di dentice in manto di spinacino, con maionese vegetale al tartufo, mandorle e Tartufo del Grappa, abbinato alla Recantina 2020 “Augusto” di Giusti Wine. L’azienda ha presentato due versioni della Recantina, una in legno e una in anfora, permettendo ai partecipanti di confrontare e apprezzare le differenze di aromi e sapori. In conclusione, un gelato al cioccolato con Tartufo, accompagnato da fragola e macarons, anch’essi a base di Tartufo, ha regalato un dolce finale a base di questo pregiato ingrediente.

Qui il programma delle prossime serate!