Piazza Affari premia la semestrale di Italian Wine Brands con una crescita di quasi due punti sulla chiusura di ieri. Il mercato del vino continua a lanciare segnali contraddittori dopo la frenata imposta dallo choc dazi: nonostante i dati estremamente positivi della vendemmia 2025 le cantine italiane guardano con apprensione alla prossima campagna natalizia che dovrà riportare segni positivi nei bilanci. Nel frattempo, chi può fa pulizia interna, ottimizza la struttura, sfrutta le sinergie e opera sui mercati ancora profittevoli. Così è per Italian Wine Brands, il numero uno italiano dei settore quotato in Borsa.

Oggi, il Cda ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025: i ricavi delle vendite al 30 giugno si sono attestati a 185,1 milioni € (- 3,17% vs 2024) di cui solo 8,5% negli USA; la crescita però è forte nel canale Horeca, più 8,8% rispetto allo stesso periodo del 2024; il MOL cresce a  20,97 milioni (+3,28% vs 2024)  con un utile netto di periodo pari a  10,3 milioni (+13,4% vs 2024). Contemporaneamente cala l’indebitamento finanziario netto a 90,5 milioni (con un taglio di ben 17,6 milioni rispetto al giugno 2024 e praticamente dimezzandolo negli ultimi due anni)

Alessandro Mutinelli, Presidente e AD del Gruppo, nella foto qui sotto, sottolinea: «La forza di questo gruppo risiede nel sapersi adattare, nel reagire velocemente e con flessibilità ai mutati contesti di mercato. La capacità di poter diversificare la nostra offerta per mercati, canali commerciali e posizionamento, ci consente di raggiungere ovunque ogni potenziale cliente ed essere meno esposti alle congiunture macroeconomiche.

Abbiamo una propensione costante per l’innovazione e la qualità dei nostri prodotti, e grande attenzione al controllo dei costi e alla valorizzazione delle nostre persone: questo ci consente di ottenere risultati in crescita, anche in un contesto generale sfidante, caratterizzato da tariffe doganali, blocchi geopolitici, riduzione del potere di acquisto dei consumatori e cambiamenti nelle abitudini di consumo».

Alessandro Mutinelli, presidente Italian Wine Brands
Alessandro Mutinelli, presidente Italian Wine Brands

Nel primo semestre 2025, i Top Brand hanno realizzato una crescita del 2% a valore, con un contributo alla marginalità del canale “Business to Business”, intesa come differenza tra ricavi e costi variabili dei fattori produttivi, pari a euro 13,5 milioni, in crescita del 7,6% rispetto al primo semestre 2024.   

L’andamento dei ricavi per canale riflette la strategia di IWB volta a migliorare il presidio dei canali / segmenti a maggiore redditività, nonché le nuove abitudini di consumo e la maggiore attenzione alla spesa derivante dal più generale contesto macroeconomico. 

In sintesi si evidenzia: un costante incremento della presenza nel canale Ho.re.ca (+ 8.8% vs il primo semestre 2024 coerente con la strategia del Gruppo di sviluppare prodotti a marchio proprio di fascia premium;   una riduzione delle vendite wholesale (vendita alle catene della Grande distribuzione Organizzata, ai monopoli statali) per effetto della riduzione dei prezzi verso livelli pre-inflazionistici più che compensata in termini di marginalità dalla riduzione dei costi dei fattori produttivi e a fronte di un incremento dei volumi di bottiglie vendute; un riposizionamento del canale distance selling (vendita diretta ai privati) su livelli pre-pandemici per effetto del minore appeal di vendite “tradizionali” tramite teleselling e direct mailing.

Le vendite attraverso i canali digitali scontano la sempre maggiore competitività dell’offerta, registrando una diminuzione del 5,6%, nonostante la buona performance in termini di volumi, in particolare sulla piattaforma Svinando, i cui ricavi crescono del 4,3% nel semestre.

 Il gruppo Italian Wine Brands ha realizzato nel corso del primo semestre 2025 un Margine Operativo Lordo adjusted consolidato pari a euro 21,9 milioni, pari al record storico per il Gruppo realizzato nel primo semestre 2024 (Euro 21,9 milioni). La marginalità sul fatturato è cresciuta all’ 11,7% rispetto al 11,3% del primo semestre 2024, a conferma di un inarrestabile percorso di crescita di valore trainato dallo sviluppo dei Top Brands.

Italian Wine Brands, la situazione finanziaria

Negli ultimi 12 mesi il Gruppo ha generato cassa pari a euro 17,6 milioni, a cui vanno sommati dividendi per c.a. euro 9 milioni e investimenti in buy back per euro 2,5 milioni, per un totale di circa euro 30 milioni, a conferma di una capacità di generazione di cassa strutturale nel range del 50-55% rispetto all’Ebitda Adj a sostegno dello sviluppo del business e della remunerazione degli stakeholder.