Il 5 dicembre la Sala Affreschi del Municipio di Mezzane di Sotto ha fatto da cornice alla conferenza di fine anno del GAL Baldo-Lessinia, un appuntamento dedicato alla presentazione dei risultati aggiornati del Programma di Sviluppo Locale F.U.T.U.R.A. 2023–2027. Dopo i saluti del sindaco Giovanni Carrarini, il presidente del GAL, Ermanno Anselmi, e la direttrice Elisabetta Brisighella hanno tracciato un quadro complessivo dei primi due anni di attività.
Diversificazione degli interventi e protagonismo delle nuove imprese
Il dato più significativo emerso è quello relativo ai progetti finanziati: 176 interventi sostenuti e un totale di 8,6 milioni di euro mobilitati tra fondi pubblici e privati. Una cifra cresciuta anche grazie all’incremento della dotazione iniziale del PSL, che dai 5 milioni previsti è stata portata a 5,8 milioni di euro con due successive integrazioni della Regione Veneto.
La programmazione F.U.T.U.R.A. si caratterizza per la forte diversificazione delle misure attivate: dagli incentivi alle imprese agricole alla valorizzazione delle produzioni tipiche, dall’innovazione al rilancio dell’artigianato, fino al sostegno alle attività extra-agricole e alla realizzazione di servizi culturali, sociali ed educativi. Una strategia capace di rispondere con efficacia alle molteplici esigenze dei territori montani e collinari.
Significativa anche la composizione dei beneficiari, giovani imprenditori under 40 e donne titolari d’azienda rappresentano oltre il 45% dei contributi assegnati, confermando la volontà del GAL di favorire un ricambio generazionale e una maggiore presenza femminile nel tessuto economico locale.
Gli investimenti nelle comunità e i progetti simbolo del GAL
Oltre all’ambito produttivo, il GAL ha sostenuto numerosi interventi rivolti alle amministrazioni locali. Rigenerazione di spazi pubblici, miglioramento dei servizi educativi e culturali, iniziative di welfare e progetti di mobilità dedicati alle fasce più fragili sono tra le principali azioni finanziate. Tra i casi più rappresentativi è stato citato il progetto della “Casetta di Marcemigo – fucina di comunità”, risultato di un percorso di ascolto e partecipazione che ha restituito alla collettività uno spazio condiviso e multifunzionale.
«In meno di due anni siamo riusciti a dare risposte concrete alle esigenze del territorio» ha affermato Anselmi, sottolineando la sinergia tra staff del GAL, partner, enti locali, imprese e uffici regionali. «Abbiamo già iniziato a lavorare alla prossima programmazione, la continuità dello strumento leader è indispensabile per garantire competitività e stabilità alle aree rurali».
Un nuovo bando nel 2026
Guardando al futuro, la direttrice Brisighella ha annunciato l’uscita di un nuovo bando nel corso del 2026, pensato per sostenere ulteriori azioni di crescita e innovazione. «I prossimi anni – ha spiegato – saranno dedicati al consolidamento del modello sviluppato finora, con particolare attenzione alla costruzione di reti territoriali, alla partecipazione attiva dei cittadini e al rafforzamento del dialogo pubblico-privato».
Il Manifesto dei GAL veneti: una linea comune
Una parte importante della conferenza è stata infine dedicata al lavoro del Coordinamento regionale dei GAL del Veneto, di cui il Baldo-Lessinia detiene ora la vicepresidenza. Dal confronto avviato nei mesi scorsi è nato un Manifesto condiviso, che raccoglie priorità e obiettivi comuni, dalla tutela delle comunità rurali all’equità distributiva delle risorse, dalla valorizzazione delle aree montane al rafforzamento del ruolo dei GAL nelle politiche regionali ed europee. «Questo percorso ci ha permesso di acquisire maggiore consapevolezza delle fragilità, ma anche delle straordinarie potenzialità dei nostri territori» ha osservato Anselmi. «Vogliamo che le comunità rurali diventino protagoniste delle scelte che le riguardano».
Un impegno che dura da oltre trent’anni
La mattinata si è conclusa con un richiamo al valore del Programma di Sviluppo Locale come strumento che unisce istituzioni, imprese e cittadini. In più di trent’anni di attività, il GAL Baldo-Lessinia ha contribuito a rafforzare servizi, imprese e identità dei territori rurali. «La strategia ha saputo trasformare bisogni concreti in azioni efficaci, restituendo valore alle comunità e stimolando nuova crescita» ha concluso Anselmi. «Ed è con questo spirito che continueremo a lavorare anche nei prossimi anni».




















