(di Carlo Rossi) Nel cuore delle Langhe piemontesi, tra colline di marne calcaree, sabbie e argille marine, le Cantine Coppo di Canelli raccontano oltre un secolo di storia e passione per il vino. Ogni bottiglia, dal Barbera d’Asti Pomorosso agli Chardonnay fino all’Alta Langa Metodo Classico Extra Brut, porta con sé l’eleganza del territorio e la complessità delle sue colline. In autunno, i vigneti si tingono di oro e rosso, mentre l’aria si riempie di profumi di terra e uve mature, preannunciando vini che sanno di tradizione e longevità.

Giuditta Soldadino, insieme al figlio Alberto Lanci, guida oggi le storiche Cantine Coppo. Laureata allo IULM in Lingue e Marketing, Giuditta ha saputo unire visione e rispetto della tradizione, portando avanti il patrimonio della cantina e di Villa Giada. Tra le Cattedrali Sotterranee, Patrimonio UNESCO, si respira l’anima della storia enologica, mentre i vigneti certificati SQNPI testimoniano l’impegno per una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Sotto la guida di Lanci e Soldadino, Coppo ha investito in vigneti prestigiosi come il cru Ravera a Novello e il cru Bussia a Monforte d’Alba, destinati a Barolo, Langhe Nebbiolo, Barbaresco e Gavi. La cantina fonde tecnologie moderne con l’incanto delle gallerie sotterranee, offrendo percorsi di degustazione unici, che permettono di vivere il vino in tutte le sue sfumature.

I palazzi storici restaurati e i percorsi di visita si animano oggi nelle Suites Clelia Coppo, cinque appartamenti che permettono di immergersi nel Monferrato con tutti i sensi. Il nuovo impianto di imbottigliamento del 2024 ottimizza tempi e risorse, riducendo sprechi d’acqua e consumi energetici. Villa Giada arricchisce l’esperienza con spazi di degustazione e un bistrot gourmet, per un soggiorno tra gusto e charme.

Cantine Coppo, la degustazione

Barbera d’Asti Pomorosso Nizza Docg 2021

Spiega Rossano Savoia, AD di Cantine Coppo: «Ogni calice è come un abbraccio caldo e avvolgente. I profumi di frutti rossi maturi e spezie mi riportano alle colline autunnali, al silenzio della vendemmia. Al palato, la morbidezza e l’eleganza dei tannini vellutati accompagnano ogni sorso con una persistenza che racconta storia e territorio. Un vino da godere oggi e da custodire per il futuro».

Riserva Coppo Alta Langa Metodo Classico Extra Brut 2019

«La bollicina fine avvolge il palato – commenta Rossano Savoia – mentre i profumi di pane e croccante, frutta secca e agrumi evocano la magia della cantina durante la fermentazione. Fresca, sapida, con struttura decisa, questa Alta Langa cattura i sensi e regala un’eleganza complessa, un abbraccio raffinato con la promessa di sorprese future. Perfetta per aperitivi eleganti, piatti di pesce e momenti celebrativi».