Rinasce la birra Dormisch, marchio friulano creato nel 1881 dal Francesco Dormisch, che iniziò la produzione nella storica ghiacciaia di Resiutta, per poi trasferire lo stabilimento a Udine. A rilanciare il marchio è la Peroni che acquisterà le materie prime in Friuli attraverso una “rete” di produttori agricoli che lavoreranno insieme: a regime arriverà a coinvolgere un centinaio di aziende. «Il rilancio del marchio Dormisch – ha commentato Federico Sannella, direttore relazioni esterne di Birra Peroni – non ha solo un valore storico e affettivo ma anche un’importanza per la filiera agricola e il tessuto economico locale grazie alla collaborazione con il mondo della distribuzione e con i punti vendita». Il carattere friulano della Dormisch deriva dal suo ingrediente principale, l’orzo 100 per cento friulano, e dal processo produttivo. “Entrambi gli elementi sono riportati sull’etichetta – ha spiegato Camilla Cicerchia, brand manager Dormisch, sottolineando la scelta di recuperare e adottare l’originale processo di infusione “una tecnica storicamente utilizzata per le birre di puro malto che conferisce al prodotto il suo gusto morbido e rotondo”. I primi ettolitri della Dormisch sono stati prodotti grazie all’acquisto di quasi 400 tonnellate della Cerealicola Vieris, struttura con sede a Castions di Strada che fa parte della rete delle aziende agricole associate Asprom. “Nel 2017 – ha indicato il presidente di Asprom, Alido Gigante – le aziende agricole coinvolte sono state oltre 50 per circa 200 ettari coltivati e si stima di arrivare ad oltre 100 aziende coinvolte e quasi 400 ettari coltivati ad orzo distico ed insieme ad Ersa si sta lavorando sulla ricerca e selezioni di luppoli friulani . Per la produzione di Dormisch, del prossimo anno, verranno acquistate circa 1.500 tonnellate di orzo friulano.
14 Sep 2025, 10:07
- Italian Wine Brands, cresce la redditività a fine giugno (più 13,3% il risultato netto), ma calano le vendite complessivePiazza Affari premia la semestrale di Italian Wine Brands con una crescita di quasi due punti sulla chiusura di ieri. Il mercato del vino continua a lanciare segnali contraddittori dopo la frenata imposta dallo choc dazi: nonostante i dati estremamente positivi della vendemmia 2025 le cantine italiane guardano con apprensione alla prossima campagna natalizia
- Rapporto Coop 2025, finita l’era del binge drinking: è l’era del no-alcohol e della moderazioneIl comparto resta una nicchia, ma gli scenari futuri parlano chiaro: le previsioni indicano per il periodo 2024 -2029 crescite a doppia cifra in quasi tutti i principali mercati europei, segnale di un cambiamento strutturale nelle abitudini di consumo.
Ultime News
- Italian Wine Brands, cresce la redditività a fine giugno (più 13,3% il risultato netto), ma calano le vendite complessive
- Rapporto Coop 2025, finita l’era del binge drinking: è l’era del no-alcohol e della moderazione
- Rapporto Coop 2025. Biologico, la ripresa del 2025. E parte dal Mezzogiorno d’Italia
- La Fiera del Riso: da 57 anni, il cuore del risotto batte a Isola della Scala
- Andrea Daldin (Lamole di Lamole) è l’unico enologo italiano in corsa al Wine Star Awards
- Cantine Coppo, il fascino delle LangheGiuditta Soldadino, insieme al figlio Alberto Lanci, guida oggi le storiche Cantine Coppo. Laureata allo IULM in Lingue e Marketing, Giuditta ha saputo unire visione e rispetto della tradizione, portando avanti il patrimonio della cantina e di Villa Giada.
- Armenia: la degustazione di Areni e Kangun, le voci antiche del CaucasoIn Armenia, la vite cresce spesso a poca distanza da monasteri millenari, che sembrano vegliare sulle vigne. Tra i più celebri c’è Khor Virap, dove lo sguardo spazia fino al Monte Ararat, e Noravank, incastonato in una gola di rocce rosse nella regione di Vayots Dzor, la stessa del vitigno Areni.
- Andrea Daldin (Lamole di Lamole) è l’unico enologo italiano in corsa al Wine Star AwardsAndrea Daldin si dedica da oltre 30 anni alla coltivazione di uve nella più piccola UGA del Chianti Classico
- Corpinnat, entra Celler Kripta, la gemma di Agustí Torelló MataÈ stata la prima cantina a riportare la data di sboccatura su tutte le sue bottiglie ed è rimasta fedele ai vitigni autoctoni tradizionali e unici del Penedès: Macabeu, Xarel·lo e Parellada, segno distintivo identificativo della cantina, che oggi produce 500.000 bottiglie di spumante a lungo invecchiamento distribuite in oltre 30 paesi
- La Fiera del Riso: da 57 anni, il cuore del risotto batte a Isola della Scala(di Sara Falchetto) Dal 19 settembre al 12 ottobre 2025, Isola della Scala ospita la… Leggi tutto: La Fiera del Riso: da 57 anni, il cuore del risotto batte a Isola della Scala