(di Carlo Rossi) A pochi giorni dalla fine dell’anno, il pranzo di San Silvestro a Pignola si trasforma in un’esperienza gastronomica indimenticabile. Nelle eleganti sale della Dimora Storica Giorni, di proprietà della famiglia Patrone, il tempo sembra rallentare. Giorni, nel nome e nelle mura, è simbolo di continuità: qui i giorni non finiscono con la chiusura dell’anno, ma si stratificano, diventando memoria e promessa per il futuro. Situata a 850 metri sul livello del mare, nel cuore della provincia di PotenzaPignola è un borgo incantato circondato da colline e panorami mozzafiato. Qui l’imprenditore Paolo Patrone ha dato vita alla Dimora Storica Giorni Golf Resort & Spa, ospitata in un edificio del 1600, anticamente conosciuto come Palazzo Lombardi, trasformando la storia in un’esperienza sensoriale contemporanea.

Il convivio si apre con l’Antipasto: il tridente di Nettuno

Il pranzo prende il via con una selezione che attraversa i mari: ostriche Gillardeau dal bacino di Marennes-Oléron, Atlantico; seppia del Mediterraneogamberi rossi di Mazara e scampi del Quarnaro, Adriatico; e carpaccio di rucola con caviale Calvisius.
Vino in abbinamento: Picus Virdis 2024 – La Canosa (Marche). Un Verdicchio dei Castelli di Jesi dalle note erbacee e di frutta bianca, fresco e armonico, che accompagna con leggerezza i sapori marini.

Le vivande di mezzo tra equilibrio e struttura
ravioli fatti a mano con crema di sedano rapa, fonduta di erborinato, ristretto di manzo e polvere di mandarino tardivo di Ciaculli offrono un incontro perfetto tra morbidezza e profondità aromatica. Qui per il vino in abbinamento abbiamo scelto un Val di Sorbo 2020 – Tenuta Contessa (Colline del Reggino, Calabria, Mediterraneo). Un vino morbido e strutturato, con profumi di frutta matura e spezie leggere, ideale per esaltare piatti saporiti e aromatici. 

Arriviamo  alle vivande principali senza stress , tra tradizione e abbondanza

Il cuore del pranzo unisce terra e mare: cotechino locale in crosta leggera, lenticchie di Poggio A., gamberi mediterranei. Tradizione e innovazione si fondono in un piatto ricco di gusto e significato.
Vino in abbinamento: Arioso Millesimato Brut 2015 – Cantina Giorni (Friuli Venezia Giulia). Metodo classico da uve Chardonnay, con bollicine fini e profumi di frutta bianca e lieviti, che alleggeriscono i piatti più strutturati.

L’intermezzo dolce propone leggerezza e colore

La crema di carote in bon bon, con cioccolato e lampone, terra di cacao e gelatina di lamponi, regala una pausa aromatica prima del dolce finale. Qui come vino in abbinamento restiamo sull’Arioso Millesimato Brut 2015 – Cantina Giorni, acidità equilibrata e note floreali accompagnano con armonia l’intermezzo, preparando il palato alla chiusura dolce.

Come in una sinfonia mozartiana irrompe l’allegro senza freni con il Dolce finale: calore e radici abbondano. La cupola di zucca con cioccolato bianco, fiocchi di pane scurdate, miele di castagni pignolesi e noci di Orneto tostate e salate conclude il pranzo con eleganza. Il celebre Moscato di Saracena, conosciuto come “vino dei Papi”, con aromi di miele, frutta secca e spezie, offre un finale avvolgente e memorabile. Il vino scelto in abbinamento da qui un must, il Moscato dell’Anno 2013 – Feudo dei San Severino (Saracena, Calabria, Mediterraneo). con la sua glicerina (15% alcool)  e persistenza, bilancia perfettamente dolcezza e freschezza senza mai essere stucchevole ma pulente e lungo..

Dimora Storica Giorni, il pranzo di San Silvestro diventa un vero viaggio tra sapori e territori: ogni vino racconta il suo terroir, ogni piatto celebra tradizione e innovazione. Alla fine, come in una sinfonia di vini in crescendo, dai profumi e dai sapori dei mari e delle colline, veniamo riportati dai sogni alla magia del presente, chiudendo l’anno con gusto, eleganza e un’emozione indimenticabile.