(di Sara Falchetto)

Una piacevole scoperta a Colognola ai Colli, in una zona poco turistica e defilata dal traffico cittadino ma a pochi chilometri da Soave, è il ristorante Stilla. Un locale che si distingue dalla classica proposta gastronomica della tradizione veneta, senza però rinnegarne le radici. Al contrario, Stilla valorizza il territorio in modo completamente diverso, attraverso una cucina che dà spazio quasi esclusivamente ai vegetali.

Stilla nasce da un’idea di Silvia e Tommaso, quella di trasformare la vecchia casa di famiglia in uno spazio d’incontro, dove ascoltare e raccontare storie, scelte e competenze di artigiani e produttori locali. Persone che, con il loro lavoro, stanno contribuendo a ridefinire il concetto stesso di territorio. Il menù cambia ogni due mesi e si sviluppa intorno a un tema conduttore che accomuna le pietanze proposte. Il cliente può scegliere tra tre formule diverse, componibili liberamente da una scelta di nove piatti. La cucina è prevalentemente vegetariana, pensata per una clientela attenta alla materia prima e amante della frutta e della verdura.

Il menù “Sradicamento” di Stilla che rende omaggio ai vegetali di agosto e settembre

In questo menù, i ragazzi vogliono trasmettere il loro obiettivo: rendere omaggio alle materie prime del nostro territorio, elementi così radicati nella nostra tradizione culinaria che raramente vengono stravolti o messi in discussione. “Sradicamento” vuole valorizzare ingredienti profondamente legati al nostro gusto e alla nostra cultura, per portarli in un altro contesto. Non per tradirne l’origine, ma per far emergere sfumature inaspettate. L’intento è quello di sradicare il concetto stesso di cucina tradizionale, ma con un approccio genuino e rispettoso della natura.

Tra le pietanze scelte, pomodorini, zucca, fichi e salvia, un piatto che, a prima vista, può sembrare semplice, ma che in realtà rivela una complessità sottile. A spiccare è la cura con cui vengono trattati i vegetali, veri protagonisti del piatto. Come primo, tagliolini con pesche ed elicriso, una pasta leggera e delicata, avvolta da un profumo dolce, grazie alla pesca. Un abbinamento insolito, ma incredibilmente riuscito.

Infine, lenticchie, susine ossidate e pane arrosto, un piatto elegante e ben bilanciato. Il pane, base umile ma fondamentale, accompagna con discrezione gli altri ingredienti, in una preparazione che, pur nella sua semplicità, si distingue per precisione e meticolosità. Il pensiero finale, dopo questa cena fuori diversa dal solito, è lo stupore che ogni piatto è riuscito a suscitare, senza mai cadere nella banalità, nonostante l’uso di ingredienti semplici e quotidiani.

Stilla è un locale da scoprire, per allontanarsi dai sentieri battuti della cucina tradizionale, senza però rinunciare all’autenticità del territorio. Anzi, ne esalta il potenziale con una consapevolezza rinnovata, rispettando e celebrando ciò che la nostra terra ha da offrire.